NAPOLI - Madre, arrivano 300 mila euro ma il futuro resta oscuro GIOVEDÌ, 23 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA Napoli
L´Enel ferma il distacco della luce, ma il direttore Cicelyn conferma: "Con quei soldi pago solo utenze e stipendi" Fondi sbloccati, ma energia a corrente alternata. È questo lo stato in cui vive il museo Madre. Dopo il grido d´allarme di Eduardo Cicelyn, direttore del museo di arte contemporanea, la Regione firma in extremis la distinta di pagamento per i 300mila euro promessi e l´Enel (che aveva minacciato l´interruzione del servizio al museo da domani, per una mancata bolletta di 142.172 euro) concede 10 giorni per avviare un piano per il pagamento delle utenze arretrate. «Noi abbiamo mantenuto gli impegni presi - attacca l´assessore alla Promozione Culturale Caterina Miraglia - Se il direttore del Madre è incapace di andare a ritirare i soldi al Banco di Napoli è un suo problema. Mi chiedo come ha fatto a gestire il museo fino ad ora». E la Miraglia, documenti alla mano, mostra la delibera del 28 luglio scorso, con l´ordine di pagamento (numero 13989) di 299.261,65 euro e il decreto commissariale firmato dal presidente Caldoro, per il pagamento d´urgenza, il 12 agosto. Carte a cui Cicelyn risponde con la distinta di pagamento (la numero 548) firmata solo il 21 settembre, cioè martedì. «A parte i Casalesi - dice sardonico - non so chi va in banca a prendere le valigie di soldi. Noi usiamo i bonifici bancari, e la distinta di pagamento è stata firmata da 24 ore. I nostri politici devono imparare ad amministrare». Attacchi incrociati tra il direttore e l´assessore. Mentre sul conto del Madre il rosso è ancora di 246.487 euro (non 38.673 come sembrava nei giorni scorsi, ndr), e il Museo vanta un credito di 8 milioni. «Grazie ai 300mila euro potremo pagare le utenze e gli stipendi arretrati dei dipendenti, ma - aggiunge Cicelyn - non si potrà di certo assicurare la normale gestione né le mostre del 2010. Non mi interessano le polemiche, ma il museo che sta agonizzando». Allo stato attuale dall´1 ottobre il Madre potrà essere aperto al pubblico solo dalle 10 alle 14 e Cicelyn chiede di nuovo «un tavolo tecnico con la Regione e Scabec». Preoccupato per i lavoratori che rischiano il licenziamento (almeno 30) il segretario generale Fp-Cgil di Napoli, Salvatore Massimo: «una situazione dai risvolti drammatici». (cristina zagaria)
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