CAMOGLI. Oliveto a San Fruttuoso la coop torna alla carica ROSSELLA GALEOTTI IL SECOLO XIX 23/09/2010
si riattizza la polemica sul terreno conteso "Il giardino del borgo": «Sia un bene pubblico»
«Vogliamo tornare a essere "manenti" del cittadino che crede nel valore di ciò che è pubblico». Andrea Leverone, presidente della cooperativa agricola "Il giardino del borgo", in occasione delle Giornate del Patrimonio, torna all'attacco sulla questione dello storico oliveto di San Fruttuoso che la Regione aveva dato in affitto alla cooperativa nel 2003. Nel novembre 2009, però, una sentenza, passata in giudicato, aveva assegnato il 50% dell'oliveto a Franca Chiaschetti, un'abitante di San Fruttuoso, che aveva chiesto l'usucapione di un piccolo orto che coltivava da tempo. «Un terreno - dice Leverone - per il quale la cooperativa aveva proposto, nel 2000, un intervento di recupero in quanto l'oliveto non era accudito da nessuno. Avevamo subito fatto partire i lavori di ripristino, puntando anche alla valorizzazione di un patrimonio pubblico di alto livello storico e culturale con l'obiettivo di rendere l'oliveto di nuovo fruibile». E aggiunge: «Un ettaro e mezzo, recuperato in 10 anni di lavoro, non è più di proprietà regionale e 500 piante di olivo rischiano l'abbandono. E questo in forza di una sentenza conseguente a una causa di usucapione iniziata nel 2006 e conclusa nel 2009 con esito sfavorevole. Una decisione che riteniamo in contrasto con il buon senso, assunta in spregio alla normativa di tutela dei beni culturali e ambientali. Un oliveto può forse rappresentare ben poca cosa per alcuni ma per noi rappresenta un principio inderogabile: ciò che è pubblico, ancor più se ha valore storico e culturale, deve rimanere tale». Per le Giornate del Patrimonio Leverone lancia una domanda-appello: «Perché beni demaniali di alto valore culturale e storico che la legge dichiara inalienabili e non usucapibili sono stati invece alienati e usucapiti? L'auspicio della cooperativa, per dare ancor più spessore e contenuto alle "Giornate", è che chi può ntervenire per dichiarare nuovamente demaniali questi beni passi rapidamente all'azione».
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