Pinacoteca di Brera. Opere in Usa in cambio del restauro Giulia Bonezzi Giorno – Milano 23/9/2010
Brera, il Seicento va in America. Trasferta in cambio di restauri A marzo 50 opere della Pinacoteca al museo di Tallahassee, Florida
Il Seicento lombardo di Brera va in America. In blocco: cinquanta capolavori barocchi, che coprono un arco dalla metà del Cinquecento alla fine del Settecento, e oggi sono in gran parte nascosti tra le oltre mille opere della Pinacoteca custodite in deposito per mancanza di spazio, a marzo 2011 partiranno per Tallhassee, Florida. La mostra si chiama «Baroque Painting in Lombardy from the Pinacoteca di Brera» e per il Brogan Museum, filiale della Smithsonian Institution nella capitale dello stato Usa, è un vero evento. Per Brera, è la trasferta più impegnativa di tutta la sua storia: mai la Pinacoteca aveva fatto espatriare tanti dipinti tutti insieme, per un valore di 25 milioni di euro. Ma è anche un'occasione per rimettere in sesto il patrimonio in cantina: la contropartita è il restauro di nove grandi pale lignee, che sarà eseguito prima della partenza, da maestri selezionati, in tre laboratori dislocati tra Milano e Bergamo. Più il finanziamento di una mostra in Italia, che consentirà anche ai milanesi di ammirare i loro tesori barocchi. A pagare saranno gli sponsor, americani e italiani. Un'operazione complessa, patrocinata dal Ministero per i Beni e le attività culturali (e con entusiasmo dal ministro Sandro Bondi) la cui regia negli Usa è curata dalla Inp-Ilaria Niccolini Production. «I fondi sono già stati raccolti al 50 per cento», fa sapere Ilaria Niccolini, lanciando contemporaneamente un appello «a potenziali sponsor e investitori che vogliano aiutarci a completare la raccolta». L'idea originaria è della sovrintendente di Brera, Sandrina Bandera, che ci lavora da più di un anno. E guarda avanti, alla Grande Brera, dove il Seicento lombardo potrà finalmente essere esposto, completo di restauro a costo zero per lo Stato. Perché la coperta è molto corta: è di alcuni giorni fa una circolare del Ministero che invita i funzionari della Sovrintendenza, responsabili dei Beni culturali per la Lombardia Ovest, dalla Valtellina all'Oltrepo pavese, a razionalizzare l'utilizzo della propria automobile, documentando, quando è proprio necessaria, l'assenza di mezzi pubblici alternativi. Figurarsi se ci son soldi per restaurare opere che, per ora, resterebbero in cantina. Ma che comunque avranno bisogno di un ritocco prima di essere esposte quando sarà portato a termine il raddoppio della Grande Brera. Guarda avanti, la Bandera: «Se funzionerà, questa formula potrà essere replicata per altre scuole pittoriche» tra quelle confinate nei depositi.
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