TOSCANA - Suvereto, così la green economy rilancia il vino MAURIZIO BOLOGNI VENERDÌ, 24 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA Firenze
Cantine autosufficienti grazie al fotovoltaico: l´energia pulita riduce i costi "Un ettolitro costa ai viticoltori 100 euro, chi lo compra sfuso ne offre al massimo 85"
Settemiladuecento metri quadrati di cantina e novantotto ettari di vigneti. E poi cinquecento ettari di tenuta, con resort di lusso e casa vacanza, spa, ristorante e campo da golf. Qui, nei possedimenti toscani della Holding Terra Moretti, elettricità e riscaldamento non si pagano più. Ci pensa il fotovoltaico. Tra qualche giorno nella cattedrale del vino Petra a Suvereto sarà inaugurato, primo nel mondo, un impianto solare galleggiante (è sul lago) e tra due mesi anche La Badiola e l´Andana a Castiglione della Pescaia conquisteranno l´autosufficienza energetica. Duecentosettantamila euro di costi annuali tagliati. Soldi risparmiati che aiutano a rendere concorrenziale il prezzo finale del «prodotto vino». E´ un esempio per tutto il settore. Alle energie pulite apre addirittura il «Movimento delle città del vino», tutore dell´integrità del paesaggio enologico. «Siamo favorevoli alle rinnovabili, è un dovere verso l´ambiente e aiuta i viticoltori a contenere i costi e ricavare reddito da terreni improduttivi - è la conclusione del presidente del Movimento Giampaolo Pioli - Detteremo linee guida ai Comuni perché adottino strumenti urbanistici che regolino l´installazione in luoghi e con modalità di rispetto paesaggistico» aggiunge. Per una curiosa coincidenza, Pioli è sindaco di Suvereto, il Comune della provincia di Livorno che si impone come laboratorio della «green economy applicata al vino». A Suvereto c´è il caso Rubbia al Colle dei fratelli Muratori, dove un impianto fotovoltaico garantisce piena autosufficienza energetica agli ottomila metri quadrarti della cantina. E a Suvereto c´è Petra, che tra qualche giorno raggiungerà lo stesso obiettivo di autonomia energetica grazie ad un´enorme zattera coperta di pannelli solari che puntano il sole. L´impianto fotovoltaico di Petra, realizzato da Sartori BlueHitech di Padova e Moretti Real Estate, è in un luogo nascosto a valle per rispetto del paesaggio. Fluttua sul laghetto di raccolta delle acque piovane. I pannelli ruotano e seguono i raggi garantendo una resa del 30% superiore alla media. Producono 200 kilowatt, assicurano un risparmio di 70.000 euro sui costi di gestione e anticipano di un paio di mesi l´impianto a La Badiola di Castiglione della Pescaia (500 kilowatt e risparmio annuale di 200.000 euro). «Il nostro giro d´affari cresce del 20%» dice il presidente della Holding Vittorio Moretti, che ha investito 35 milioni di euro a Petra per produrre 250.000 bottiglie di rossi, tra cui etichette come Zingari e Ebo che escono dalla cantina a prezzi tra i 3,5 e i 7 euro ed altre di gamma alta come Petra (33 euro). «Ci aiutano nella crescita la politica aggressiva, gli investimenti e questa offerta, accanto a bottiglie importanti, di vini semplici ma di qualità che hanno prezzo contenuto. E questo è possibile anche grazie alla riduzione di costi aziendali. Sì, il sole ci dà una mano».
|