SIENA L’intervento - “Restituite le mura della città al Comune”. Friday 24 September 2010 CORRIERE DI SIENA
Approfondimenti tematici della redazione del Corriere.
l I deputato del Pd Ceccuzzi ha presentato un’interrogazione al ministro. “C’è bisogno del restauro urgente ma Siena non può farlo”.
23.09.2010
Le mura Ceccuzzi chiede che cosa fare al governo
Il federalismo demaniale per il momento è solo una grande occasione mancata. L'esclusione dei beni culturali come di quelli in gestione al Ministero della Difesa ha lasciato irrisolto il trasferimento di molti beni di pregio, a cui lo Stato non riesce a provvedere nemmeno per la manutenzione ordinaria, deludendo le aspettative di molte città che aspettavano da tempo questo provvedimento per tornare nel giusto possesso di un patrimonio che saprebbero custodire con grande cura. E' questo il caso delle mura storiche della nostra città, come del Convento Domenico di San Gimignano, che un tempo ospitava il carcere. Ho ritenuto opportuno presentare un'interrogazione al Ministro dei Beni Culturali per conoscere quale sia a questo punto lo strumento legislativo più idoneo per assecondare la volontà del Comune di Siena che chiede di rientrare in possesso delle mura, tanto che si tratti di acquisto che di locazione. I lavori a Porta Pispini llo stesso tempo per segnalare, anche dopo l'episodio dopo della chiusura momentanea di Porta Pispini, quali provvedimenti urgenti intenda prendere per la manutenzione che garantisca almeno la sicurezza dei cittadini, e che non vi siano danneggiamenti irreversibili. Il tema è, al contempo, antico e attuale, in quanto da un lato attiene alla storia e al valore artistico della cinta muraria senese, dall'altro si lega alle esigenze di manutenzione per l'incolumità dei cittadini ed a questioni politiche ancora in corso di discussione come quella legata al cosiddetto "federalismo demaniale". L'ultima manutenzione ai tempi del fascismo Secondo alcune fonti storiche l'ultima completa opera di manutenzione dei circa 11 chilometri di mura risalirebbe agli anni '30, quando l'Italia era in "camicia nera". Il restauro è necessario Basterebbe questo per rendere idea dell'urgenza di un restauro completo, anche perché alcune porzioni sono molto fatiscenti e vanno messe in sicurezza, come dimostra, solo per stare alla cronaca recente, il distacco di alcuni calcinacci da Porta Pispini, i cui rilievi tecnici hanno confermato il rischio di ulteriori incidenti. Il nodo della questione è che l'amministrazione comunale non può eseguire e programmare alcun tipo di intervento in quanto la cinta muraria appartiene al Demanio di Stato e poiché il decreto sul federalismo demaniale non ha autorizzato il trasferimento di questi immobili alle istituzioni cittadine. L'amministrazione comunale negli ultimi anni ha manifestato la volontà di ottenere una concessione a canone agevolato che comprenda la manutenzione ordinaria del perimetro, anche perché la Soprintendenza, ente ad oggi competente, ha dichiarato l'indisponibilità di risorse economiche per intervenire. Il passaggio di proprietà Le iniziative per ottenere il passaggio di proprietà Il Comune di Siena ha ribadito più volte la volontà di "riappropriarsi" delle mura: nel 2008, con una lettera indirizzata a Sandro Bondi (senza ricevere ancora risposta); nell'ottobre 2009, con un incontro all'Agenzia del demanio alla quale era presente, insieme al sottoscritto, il vicesindaco Mauro Marzucchi; nel luglio 2009 con un documento dei capigruppo di tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale rivolto ai ministeri dell'Economia, dei Beni e della Attività culturali, della Semplificazione Normativa e al Soprintendente per i beni architettonici e paesaggistici di Siena e Grosseto, ribadendo lo stato di abbandono delle mura. Io stesso, prima dell'interrogazione di oggi avevo presentato l'11 maggio scorso, durante la discussione sul federalismo demaniale un rilievo per aprire alla possibilità, laddove lo Stato non garantisca un adeguato livello di tutela, di trasferimento agli enti locali di 'beni, quali le mura dei centri storici, che non possono essere oggetto di processi di valorizzazione'. L'urgenza della sicurezza per i cittadini La storia ci insegna che, nelle antiche battaglie, uno dei fattori chiave per conquistare le città sotto assedio era il tempo. Spostando il discorso dal campo militare a quello della politica credo che anche per promuovere il passaggio di proprietà delle mura dallo Stato all'amministrazione comunale serva ancora del tempo e, soprattutto, quella compattezza che fino ad oggi ha contraddistinto la città in questa richiesta. Nel frattempo, però, lavoreremo per evitare che il degrado strutturale delle porta e delle mura aumenti causando ulteriori pericoli per i cittadini. *Franco Ceccuzzi, deputato del Partito democratico
Franco Ceccuzzi*
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