Firenze. La tassa di scopo non ci basta, i1 governo mantenga le promesse Pa. Fi. Nazione – Firenze 25/9/2010
L’attesa per il prossimo incontro con il Ministro Bondi è ad alta tensione. Almeno sul fronte del sindaco Matteo Renzi deciso a non accontentarsi di un tortuoso percorso verso la tassa di scopo (contro la quale perse a suo tempo la battaglia anche il suo predecessore Domenici), ma a chiedere, invece, direttamente quella legge speciale promessa più volte dallo stesso premier Silvio Berlusconi in almeno due visite fiorentine in campagna elettorale. Già la settimana scorsa Renzi ha avuto un incontro con il sottosegretario alla presidenza del consiglio, Paolo Bonaiuti, mettendo sul tavolo tutte le pratiche che Firenze ha aperte con Roma. Strette di mano, sorrisi di prammatica, ma il sindaco è tornato a casa con un rinvio: la maggioranza parlamentare ha, in questo momento, problemi più gravi da risolvere e Firenze dovrà aspettare il 6 ottobre per un nuovo confronto non solo con Bonaiuti, ma anche con il ministro Bondi e il sottosegretario Letta. Ieri Renzi ha ripetuto la sua posizione: «Firenze ha diritto a una legge speciale ed è per quella che andremo a discutere a Roma». Nel frattempo Renzi, sempre impegnato nella sua battaglia per restituire bellezza alla città, cerca di fare pulizia. Prima di tutto con le demolizioni: dalla scuola occupata a Novoli, alla pensilina progettata per piazza Stazione dall'architetto Giuliano Toraldo di Francia per i mondiali del 90, fino alle ex poste di via del Pratellino. Ieri mattina anzi, il Comune è riuscito a prendere possesso dell'immobile solo grazie all'intervento della Polizia municipale. Nei prossimi giorni verrà predisposto l'abbattimento, che sarà pagato dai privati. Anche perchè in un precedente sopralluogo sono stati prelevati alcuni campioni di amianto. Ma mettere ordine non significa solo demolire, ma anche ripulire, come farà oggi con gli ‘angeli del bello', e ripensare la città con la scelta dei famosi cento luoghi da riconsegnare nuovi ai fiorentini nel 2014. L'appuntamento è per martedì sera, dalle 21 alle 23, in cento diverse assemblee. In realtà ai cittadini sarà soprattutto spiegato cosa l'amministrazione comunale ha già deciso di fare, dando a tutti la possibilità di poter, almeno, esprimere un'opinione. I soldi per gli eventuali cambiamenti? «Vedremo, per molte cose - è stata la risposta del sindaco in diretta tv - i soldi ci sono già». Avanti a piccoli passi anche sull'area di Castello. «Entro la fine dell'anno - ha ricordato Renzi - il governatore Rossi si è impegnato a cambiare il piano integrato territoriale (Pit) quello che consentirà di stabilire l'esatta collocazione della pista e, di conseguenza, della Cittadella viola. Scartata, invece, l'idea del referendum. «Un sindaco deve governare ha detto quindi sarà sempre contrario ai referendum». Ultimo impegno per restituire ossigeno alla città, almeno sul piano del sempre congestionato traffico è quello della tangenziale, un percorso in sotterranea per le auto dal Campo di Marte al viale XI agosto. «Il progetto interessa alla società Autostrade ha assicurato il primo cittadino che sta già studiando lì un progetto da realizzare con un project da proporre all'amministrazione».
Sì alla moschee ma non in centro. «Sono a favore della costruzione di una moschea, ma voglio farlo solo quando ci saranno idee precise sugli spazi, i soldi per costruire e il progetto da realizzare». Il sindaco lo ha detto ieri sera, chiaro e forte, durante la trasmissione ‘Telekomando' su Rete 37. «Sono disponibile a parlare e a dare una mano ha spiegato ma non in modo ideologico o facendo discussioni astratte sulla sua collocazione». Né, Renzi lo ha chiarito, «posso accettare di parlare di un disegno, lo schizzo di un architetto che copia in buona sostanza la nostra Santa Maria Novella. Servono idee e proporzioni diverse». E in ogni caso non nel centro storico dove ha ribadito non vedo alcun spazio possibile».
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