ROMA - Di Carlo: "Così si distrugge l´urbanistica della città" SABATO, 25 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Roma
"È come se ci fossero le impronte digitali del partito del cemento che ha scritto gli articoli"
Cambiamenti di destinazione d´uso in deroga alle previsioni del Prg
Nell´articolo 7 sul patrimonio edilizio lo strumento per l´operazione Tor Bella Monaca «Questa È chiaramente un´ipotesi di modifica della legge scritta dalla parte più retriva e più estremista che si occupa di edilizia nel Pdl. È come se ci fossero le impronte digitali di coloro che l´hanno scritta difendendo gli interessi del partito del cemento. E posso fare degli esempi precisi che descrivono bene l´operazione» Mario Di Carlo, Pd, ex assessore regionale alla Casa e vice presidente della Commissione Urbanistica della Pisana, non ha dubbi: la nuova legge è un regalo ai costruttori. «Il primo dato da considerare» aggiunge «è clamoroso: il responsabile della struttura tecnica del Comune prende il posto del sindaco e del consiglio comunale e le decisioni sui piani di recupero vengono sottratte all´assemblea elettiva». E gli altri esempi? «Sulle aree vicine al mare si possono demolire edifici costruendo altrove con un premio di cubatura addirittura del 50%, ma mentre la giunta precedente prevedeva la cessione dei terreni sulla costa che diventavano di proprietà comunale, ora invece rimangono dei proprietari, con l´unico obbligo di renderli fruibili pubblicamente. Ma c´è dell´altro che può distruggere i piani regolatori del Comuni, compreso quello di Roma». Che cosa? «La trasformazione della destinazione d´uso dei capannoni che diventeranno case con un premio di cubatura del 30%. Tutti quelli che hanno comprato, pagandoli profumatamente, terreni edificabili, avranno la concorrenza dei padroni delle ex strutture produttive dove, tra l´altro, spesso le attività si fermeranno con il risultato di licenziare gli operai, penalizzando anche l´occupazione». Un altro nodo è quello della possibilità di ristrutturare quartieri interi anche con progetti di privati. «La cosa assolutamente inaccettabile è che si aprirà anche un mercato generalizzato dei diritti edificatori. Mi spiego meglio: mentre prima il premio di cubatura andava al singolo proprietario, adesso in questo caso il 50% va calcolato su tutti gli edifici compresi nel piano di recupero. Per cui anche chi non demolisce vende la cubatura al proprietario accanto, che invece abbatte e ricostruisce, per permettergli di aumentare i metri cubi». (paolo boccacci)
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