Ragghianti, arte medievale senza veli Sandro Bennucci La Nazione – Firenze 24/9/2010
Lucca e l’ Europa: celebrazioni per il centenario dalla nascita dello studioso
“Fece parlare” gli oggetti, Carlo Ludovico Ragghianti. Li studiò per capire e descrivere l'arte italiana del Medioevo. Nell'ultima parte della sua vita, chiusa nel 1987, riprese e aggiornò i volumi editi una ventina d'anni prima, fra il 1968 e il 1969. Risultato? Rilettura e riscrittura, ottenute desumendo la poetica degli artisti e la storia della produzione dei manufatti. Così, la sola analisi delle «cose», ha permesso di squarciare i veli della parte meno indagata dagli studiosi: il periodo dal V al X secolo. E questa vera e propria scoperta, fatta da uno dei più illuminati storici e teorici dell'arte, sarà al centro della mostra «Lucca e l'Europa, un'idea del Medioevo», aperta da domani, al 9 gennaio 2011, nel complesso monumentale di San Micheletto. Una mostra, abbiamo detto. Ma soprattutto un evento. Per Lucca e tutta la Toscana. Perché Ragghianti, di cui ricorre il centenario della nascita, ha rappresentato molto. In lui, accanto all'intellettuale capace d'indagare il fare artistico in tutte le forme, con contributi fondamentali dall'archeologia all'architettura, dalla pittura alla scultura, dal teatro alla danza e al cinema, in lui, dicevamo, ha convissuto l'uomo dal grande impegno politico e sociale. Partecipò in prima linea alla Resistenza e alla lotta contro il fascismo, fu tra i fondatori del partito d'azione e guidò il CLN toscano che l'11 agosto del 1944 liberò Firenze. Un anno dopo diventò sottosegretario alla pubblica istruzione con delega alle Belle arti e allo spettacolo nel primo governo dell'Italia libera, presieduto da Ferruccio Parri. E' vero che era nato a Lucca, ma stupisce che Firenze non gli abbia tributato, almeno finora, l'omaggio dovuto. Un gesto di riconoscimento, c'è stato ieri, per la presentazione della mostra a Palazzo Panciatichi, sede del Consiglio regionale. Con Nicola Danti, presidente della commissione cultura (che ha lanciato l'allarme, ricordando che la Fondazione Ragghianti è fra i 33 enti toscani inseriti nella lista nera del ministro Bondi e rischia di vedersi tagliare i contributi statali), e Marco Remaschi, presidente della commissione sanità (che ha lodato l'iniziativa come valore aggiunto per la cultura toscana). Presenti Giovanni Cattani e Anna Maria Filieri, presidente e direttore della Fondazione Ragghianti, che hanno spiegato la mostra: una selezione di opere dal quinto al decimo secolo, divise in undici sezioni. Ci sono monete, manufatti in avorio e oreficeria che conducono al Medioevo riscoperto da Ragghianti. |