VERONA - Piazza Corrubbio, è giallo sul «nulla osta» per i lavori Sabato 25 Settembre 2010 CRONACA Pagina 15 L'ARENA
SAN ZENO. L'assessore replica al Pd e annuncia l'apertura del cantiere per il contestato parcheggio sotterraneo
Corsi: «Non ci sono più ostacoli, adesso si parte» Ma un documento della Soprintendenza dice: «In queste condizioni, nessun permesso»
Si tinge di giallo la telenovela del parcheggio interrato di piazza Corrubbio, a San Zeno. L'assessore alle mobilità Enrico Corsi replica agli attacchi del Pd e del comitato Salviamo piazza Corrubbio e dice che i lavori stanno partendo, dopo il via libera della Soprintendenza ai beni archeologici. Ma Mao Valpiana, portavoce del comitato, cita un documento in cui la Soprintendenza dice che non dà il nulla osta per i lavori se prima tutti i reperti non sono stati asportati. Corsi, con il presidente della circoscrizione Centro Matteo Gelmetti, attacca: «Perché il Pd, che qualche anno fa quando amministrava questa città ha deciso di realizzare questo parcheggio, ora si dichiara contrario?», si chiede Corsi: «Perché quando ha deciso di farlo non ha interpellato la circoscrizione e i cittadini? E perché il comitato di Valpiana non ha mai protestato a quel tempo?». «L'attuale amministrazione sta gestendo una situazione ereditata, cerca di risolvere nel miglior modo possibile le difficoltà, comprensibili e condivisibili, dei cittadini di San Zeno», spiega l'assessore, ricordando che il sindaco Tosi ha già firmato un'ordinanza che prevede una maggiore illuminazione nella zona del parcheggio. Per Gelmetti «fomentare le polemiche gettando benzina sul fuoco, come fa il Pd, a questo punto è da irresponsabili, anche perché la circoscrizione e di conseguenza i cittadini non sono mai stati coinvolti dalla precedente amministrazione nella decisione di realizzare o meno questo parcheggio. Siamo anzi stati interpellati per la prima volta da questa amministrazione. Ora l'unica cosa da fare è collaborare responsabilmente, cercando il confronto e scegliendo le soluzioni migliori per la parte in superficie». Corsi sostiene che «terminate le indagini archeologiche preventive la Soprintendenza ha dato il nulla osta e quindi i lavori proseguiranno», anche se poi precisa che «non è un vero e proprio nulla osta. Abbiamo però avuto un incontro in cui la Soprintendenza ha detto che la ditta può partire, anche se nella zona centrale della piazza devono ancora essere asportati reperti». Però «è già iniziato lo spostamento dei sottoservizi, cui seguirà la realizzazione delle paratie e poi il parcheggio vero e proprio». Sul via libera, però, Valpiana non è d'accordo. «Da giorni Corsi dichiara che la Soprintendenza ha dato il via libera alle ruspe, lasciando intendere che non sono stati trovati reperti degni di nota», dice in una nota. «Invece sappiamo, da un documento ufficiale di cui siamo venuti in possesso, inviato dalla Soprintendenza ai Beni archeologici del Veneto alla Ditta Rettondini e per conoscenza allo stesso assessore Corsi in data 13 settembre 2010, che la Soprintendenza non può rilasciare alcun nulla-osta al richiesto scavo generale di sbancamento» e che «lo scavo archeologico preliminare deve ancora essere completato, in particolare per quanto riguarda una terza abside individuata in una fascia della piazza non ancora esplorata». Valpiana, dunque, aggiunge: «Noi siamo certi che altre sorprese arriveranno dalla piazza. E rimaniamo convinti che questo parcheggio si può fermare. L'atteggiamento dell'assessore è incomprensibile. Non ci interessa entrare nella polemica fra la Lega, il Pdl e il Pd. La storia di questo parcheggio è risaputa. È noto anche che i sanzenati vi si oppongono dal 2003, con la prima raccolta di 700 firme. Ci interessa quello che si può fare da ora in avanti per salvare piazza Corrubbio dallo scempio. E a questo punto ribadiamo una nostra proposta avanzata già un anno fa: chiediamo un pubblico confronto fra noi e l'assessore, perché riteniamo che molti siano gli aspetti che meritano di essere chiariti».E.G.
|