CASCIANA TERME. Finito il restauro finanziato dalla Cassa di Risparmio di Pisa GIACOMO PELFER LUNEDÌ, 27 SETTEMBRE 2010 IL TIRRENO - Pontedera
Nuova vita per tre tele, una pala e una tavola nelle chiese di Casciana Terme e Sant’Ermo L’arte torna a splendere
Cinque opere d’arte tornano a splendere dopo un restauro durato sei mesi. Cinque gioielli, restituiti in tutta la loro originaria bellezza alle chiese parrocchiali di Casciana Terme e Sant’Ermo. Il tutto grazie al contributo determinante della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, che ha sostenuto il 95% delle spese. A darne notizia è don Bruno Meini, responsabile diocesano dell’Ufficio beni culturali: «Il restauro - spiega - ha interessato due opere della chiesa di Casciana, una pala e una tavola, più tre tele della chiesa di Sant’Ermo. Fino ad oggi, di fatto, era come se non fossero visibili, offuscate dal tempo che ne aveva deteriorato i colori e nascosto i particolari». L’intervento è stato eseguito dal laboratorio di Maria Teresa Leotta di Latignano, che ha riconsegnato le cinque opere nelle scorse settimane. Le prime a tornare al proprio posto sono state quelle di Casciana Terme: una pala di fine Cinquecento attribuita a Domenico Cresti (detto “Il Passignano”) e una tavola raffigurante una Madonna col bambino, risalente addirittura al Trecento. Le tre tele di Sant’Ermo, invece, raffiguranti “La Sacra Famiglia”, “Sant’Agnese” e “Il martirio di Sant’Ermete”, hanno fatto ritorno solo nei giorni scorsi. Il loro legame con la piccola frazione di Sant’Ermo sembra dovuto all’importante famiglia pisana degli Upezzinghi, che nel 1819 avviò i lavori di restauro della chiesa. Ma non è tutto. Perché all’interno del bando di finanziamento della Fondazione Caripisa sono state inserite anche altre tre opere di grande interesse artistico, che saranno consegnate nei prossimi mesi. Si tratta di due tele dell’artista Santi di Tito (“Madonna del Rosario” e “Circoncisione di Gesù”), conservate nella chiesa di San Nicolò di Casciana Alta. I lavori di restauro dovrebbero concludersi entro fine ottobre. Infine, il famoso Crocifisso “nero” della chiesa di San Martino di Casciana Terme, attualmente in un laboratorio di Lucca. «Il restauro - spiega Meini - sta facendo riemergere i colori originari del crocifisso, fino ad oggi sconosciuti. L’opera dovrà essere pronta entro per il prossimo 3 maggio, festa di Santa Croce; per l’occasione stiamo preparando un’intera settimana di festeggiamenti». «Queste opere - conclude - oltre a impreziosire le nostre chiese, conferiscono un tocco di qualità ai paesi e all’intero territorio, favorendone il recupero culturale, artistico e turistico. Dobbiamo ringraziare di cuore la Fondazione Caripisa. Abbiamo inserito ben otto opere nel bando di finanziamento, ma sinceramente non speravamo di vedercene accordare più di due, massimo tre. Invece le hanno finanziate tutte, dimostrando impegno e grande interesse».
|