Caravaggio moroso sfrattato. Trovato il contratto fantasma L'ARENA Martedì 28 Settembre 2010 CULTURA Pagina 57
ARTE. Restaurato il documento di cui fu perfino prodotto un falso
Importanti documenti inediti relativi alla vita di Caravaggio, dal contratto di affitto per la casa di via Firenze, tanto cercato da produrre un falso nel 1993, a quello che permette di fare un po' di chiarezza sull'arrivo del Merisi a Roma, sono riemersi grazie alla campagna di ricerca e restauro condotta dall'Archivio di Stato e sponsorizzata da imprese private, tra cui Eberhard & Co, in occasione del quarto centenario della morte del genio lombardo. I fogli restaurati, affiancati da quelli del processo Baglione e da dipinti, saranno in mostra il 16 dicembre nella sede al Complesso di Sant'Ivo alla Sapienza. Il recupero dei primi quattro volumi di documenti sponsorizzati dalla casa di orologi ha evidenziato la possibilità di approfondire le conoscenze su arte e drammatica esistenza di Caravaggio. Ricerche messe a rischio dalle condizioni in cui versano i materiali, per la cui conservazione nel triennio 2010-2012 il ministero dei Beni culturali non ha risorse. L'allarme è serio, ha detto l'archivista storica Orietta Verdi, in quanto l'inchiostro acido, usato tra il XVI e XVIII secolo, sta distruggendo i preziosi fogli. A essere restaurate sono le carte sull'episodio del 1605 dell'aggressione, con tanto di spada, al notaio Pasqualone a Piazza Navona per una donna (probabilmente la modella della Madonna dei Pellegrini) ma soprattutto il contratto con il quale Prudenzia Bruni affitta nel 1604 a Caravaggio una «casa nova» per un anno a 45 scudi. Costretto nel 1605 a rifugiarsi a Genova dopo l'aggressione al notaio Pasqualone il Merisi non pagò l'affitto e fu cacciato. Per ritorsione andò a buttar sassi dove abitava Prudenzia.
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