Napoli. Polo museale, sorveglianti da aprile senza stipendi Luca Clemente Il giornale di Napoli 28/9/2010
Si complica la vertenza dei sorveglianti del polo museale napoletano che da mesi aspettano i compensi relativi alla mostra sul Barocco terminata lo scorso aprile. L'acconto per il pagamento delle spettanze, approvato a giugno dalla Regione con apposito decreto, non è stato ancora ricevuto dalla Soprintendenza. Lo ha reso noto direttamente la segreteria particolare del ministro per i Beni e le Attività Culturali, che ha attinto le informazioni dagli uffici di Palazzo Reale a Napoli. Nel comunicato, diffuso di recente, c'è scritto che «per quanto riguarda la mostra sul Barocco non sono stati ancora accreditati i fondi dalla Regione». Si tratta di un contributo di 705mila euro, cofinanziato dalla Regione Campania e dall'Unione europea nell'ambito dell'utilizzo dei fondi Por-Fesr 2007-2013. All'appello mancano quindi quattro dei cinque stipendi previsti. In sostanza ogni sorvegliante ha ricevuto circa cento euro rispetto ai mille pattuiti. Il mancato pagamento riguarda gli oltre 200 custodi del Polo museale napoletano, composto dai musei di Capodimonte. Sant'Elmo, Villa Pignatelli Duca di Martina. E proprio quelli del museo delle ceramiche della villa Floriadiana, circa una trentina, hanno anche firmato una petizione per chiedere il pagamento delle spettanze arretrate, ed hanno accusato la Civita, l'azienda che gestisce le biglietterie ed i bookshop, di non aver anticipato le competenze al personale come avrebbe dovuto, nonostante abbia incassato volta per volta i proventi dei biglietti. Il compenso pattuito dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali d'intesa con i sindacati per il personale di sorveglianza è stato di 8 euro l'ora per tre ore al giorno. Uno straordinario consistente, quindi, che per i sorveglianti dei musei rappresentava una boccata d'ossigeno oppure un'opportunità per affrontare spese troppe volte rimandate. Ma le aspettative sono state disattese. Nonostante innumerevoli solleciti la Civita Servizi non ha corrisposto ai sorveglianti le loro spettanze, nonostante abbia incassato i proventi della gettonatissima mostra, che ha avuto risonanza internazionale. Intanto per la metà ottobre è prevista la mostra “Ciò Bì quando cioccolato e birra diventano arte”, e i dipendenti del Polo già tremano: «Temiamo che si ripeta lo stesso anche per la prossima fiera della birra”, ribadiscono alcuni sorveglianti del museo Duca di Martina alla Floridiana. «C'è poco da dire: si è trattato di una vera propria presa per i fondelli, aggiungono -. Adesso adiremo alle vie legali. Abbiamo trascorso al lavoro anche le feste di Natale e Capodanno - continuano -. Non è giusto, meritiamo maggiore considerazione, la nostra categoria è stata troppo volte bistrattata». E ancora: «In molti contavano su quest'entrata aggiuntiva, e hanno anticipato delle spese. Adesso per riuscire a sostenerle dovranno ricorrere a prestiti privati che comportano more ed interessi”. Chiarezza sulla vicenda è stata invocata da Renato Petra, segretario nazionale Ugl Beni Culturali, e da Francesco Falco segretario provinciale Ugl che in assenza di riscontri, hanno inoltrato formale ricorso alle autorità competenti per quello che hanno definito un vero e proprio «schiaffo ai lavoratori”.
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