FIRENZE - URBANISTICA. Prosperius, verso la sanatoria gli abusi costano settemila euro ERNESTO FERRARA MERCOLEDÌ, 29 SETTEMBRE 2010 La Repubblica - Firenze
San Domenico, il Comune potrebbe chiudere con una multa il caso dei lavori per il nuovo centro
Ma prosegue il processo: tra gli imputati Bigazzi, proprietario dell´istituto
San Domenico: il contenzioso fra Palazzo Vecchio e il professor Mario Bigazzi, che sta costruendo un centro sanitario finito al centro di un procedimento penale, nel quale vuole trasferire l´istituto di analisi Prosperius di viale Belfiore, il centro di riabilitazione di via Masaccio e le attività chirurgiche oggi concentrate a villa Cherubini, potrebbe chiudersi nelle prossime settimane con una sanatoria di tutti gli abusi edilizi e paesaggistici commessi. E con una serie di multe per cifre irrisorie, forse 6-7 mila euro in tutto tra le sanzioni che potrebbero essere comminate per lo sbancamento sopra misura della collina (poco più di mille euro) e quelle per le difformità nei lavori interni rispetto alle carte progettuali e alle varianti autorizzate (si parla di una cifra superiore ai 5 mila euro). Non è ancora detta l´ultima parola perché Bigazzi, che mercoledì 22 ha incontrato i tecnici dell´urbanistica del Comune insieme all´architetto Rizzò, non ha per ora ottenuto l´ok alla sanatoria. Il cantiere resta sotto sequestro penale e il processo va comunque avanti e potrebbe avere esiti diversi e più pesanti, tali per cui di fronte alle irregolarità commesse le multe alla fine potrebbero non bastare. Dal Comune per ora però si apprende che la sanatoria, già richiesta nei primi mesi del 2010, potrebbe essere effettivamente concessa a breve. Del resto la società Fonte Nuova, che costruisce a San Domenico, ha fretta di andare avanti, vuole completare l´intervento iniziato sulla strada che porta a Fiesole nel 2007 (un edificio a forma di "H" che alla fine sarà di circa 13 mila metri quadri) e aprire i battenti di quello che il professor Bigazzi sogna da tempo: un centro sanitario-ospedaliero sulle pendici di Fiesole in cui riunire una residenza sanitaria assistita (80 posti convenzionati più altri per le liste comunali), gli ambulatori chirurgici, la riabilitazione e le analisi. E proprio perché ha fretta è intenzionato a fornire a Palazzo Vecchio, che ne ha fatto esplicita richiesta, tutte le carte integrative necessarie per avere la sanatoria. Dal Comune si fa sapere che la procedura (è la seconda domanda di sanatoria che Bigazzi presenta, la prima è del 2008) sarà istruita in maniera definitiva non appena saranno arrivate tutte le tavole progettuali integrative richieste (si prevede possano essere recapitate in Comune già nella prossima settimana) e però si fa notare che nulla sarà fatto secondo margini di discrezionalità. Non si chiuderà nessun occhio: ad oggi paiono esserci buone possibilità che alla fine la sanatoria verrà concessa, ma è pur vero che le carte di Bigazzi dovranno ripassare al vaglio sia della commissione edilizia che di quella paesaggistica. Colpi di scena non se ne prevedono: ma la parola fine su questa vicenda non è scritta. È semmai la strada che pare tracciata. Per quel che riguarda lo sbancamento esterno sul versante di San Domenico - ben più massiccio di quello autorizzato - la società costruttrice si potrebbe trovare alla fine costretta a pagare due multe per i danni ambientali e, come ha chiesto il Comune, a ripristinare le pendici rimpiazzando la terra portata via illegittimamente con altra terra. Per le irregolarità che sarebbero state commesse per i lavori interni al fabbricato già costruito, invece, Bigazzi potrebbe cavarsela con una serie di multe: ha eseguito lavori non autorizzati o comunque prima di aver avuto le necessarie autorizzazioni ma non per questo le parti costruite illegittimamente dovranno essere abbattute. Secondo le valutazioni che i tecnici comunali hanno fatto finora, alla fine dovrebbero scattare solo sanzioni che prevedono pagamenti forfettari per gli abusi in base alle superfici utili lorde costruite senza permesso o prima di averlo. Una volta avuto l´ok alla sanatoria urbanistica Bigazzi dovrà ottenere, sempre da Palazzo Vecchio, il rinnovo della convenzione per portare l´attività a San Domenico: non si tratta più di una convenzione sociale come previsto all´inizio, ma di una convenzione sanitaria dal momento che ci si faranno attività chirurgiche. La direzione sociale del Comune appare per ora intenzionata a dire sì a Bigazzi: poi dovranno farlo la giunta Renzi e il consiglio comunale. |