SICILIA - Piano regionale LA SICILIA Mercoledì 29 Settembre 2010 Catania (Cronaca), pagina 37
Tredici comuni etnei, compreso il capoluogo, si preparano a concorrere ai bandi per accedere ai fondi del Por Fesr 2007-2013, a sostegno di iniziative e progetti nel settore del turismo.
La Regione siciliana, con proprio decreto, ha infatti emanato il Piano settoriale che individua i comuni a vocazione turistica, lo strumento di programmazione per accedere a queste misure.
Comuni a «vocazione turistica», in base a una serie di parametri quali presenze, posti letto, attrattive culturali e ambientali e infrastrutture, sono stati confermati nella nostra provincia, oltre Catania, anche Acireale, Caltagirone, Adrano, Paternò, Bronte, Riposto, Nicolosi, Linguaglossa, Zafferana Etnea, Castiglione di Sicilia, Randazzo e Aci Castello.
In questi Comuni sarà tra l'altro possibile, su ordinanza dei sindaci, e fino al prossimo 31 dicembre, la deroga alla chiusura domenicale dei negozi. «Come Comune di Catania - spiega l'assessore alle Attività produttive Franz Cannizzo - siamo orientati a sfruttare questa opportunità puntando sui servizi promossi dai giovani e sui flussi turistici in entrata, valorizzando sempre di più il centro storico, mentre dal punto di vista commerciale la deroga alla chiusura domenicale sarà un elemento di ulteriore attrattività». «Come Confcommercio Catania - spiega il dirigente Francesco Sorbello - siamo contrari a una norma che centralizza scelte del territorio, anche perché molti esercizi commerciali, più o meno ricadenti in comuni a vocazione turistica, concentrano la domenica mattina il 30 per cento della loro attività».Tra gli obiettivi dei Fesr 2007/2013, per quanto riguarda il turismo, c'è tra l'altro «la conservazione del patrimonio storico-culturale, favorendone l'integrazione con i servizi turistici, anche al fine di aumentare l'attrattività dei territori, potenziare l'offerta turistica integrata e la promozione del marketing territoriale attraverso la promozione delle identità culturali e delle risorse paesaggisticoambientali». Uno degli obiettivi operativi prevede la «diversificazione e destagionalizzazione turistica al fine di sviluppare la competitività dell'offerta regionale».
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