Madre, NAPOLI - Trianon, Città della Scienza "La Regione onori i suoi debiti" PATRIZIA CAPUA GIOVEDÌ, 30 SETTEMBRE 2010 LA REPUBBLICA Napoli
Dal palcoscenico di Forcella al polo scientifico di Bagnoli, ecco quanto si incassa e si spende con la cultura
L´autunno nero della cultura napoletana, conti in rosso, crediti per milioni, braccio di ferro permanente con la Regione Campania che va avanti a forza di tagli ai contributi e riduzioni di personale. Trianon. La gestione artistica di Nino D´Angelo per il teatro di Forcella si è chiusa con un attivo di 3.869 abbonamenti. La gestione privata che l´ha preceduto ne aveva all´appello soltanto 64. La crisi finanziaria ha travolto l´esperienza di D´Angelo che si è definito "licenziato". Sul bilancio gravano mutui immobiliari per 1 milione e 700mila euro, accesi nel 2002 per la ristrutturazione dal precedente proprietario, un imprenditore privato. Nel 2006 il Trianon è diventato pubblico in seguito all´acquisto da parte della Regione e della Provincia delle quote rispettivamente del 60 e del 40 per cento. L´ultimo bilancio registrava perdite per 1 milione 200 mila euro, al netto del contributo regionale che inizialmente ammontava a 400 mila euro, poi ha subito il taglio del 44 per cento che Bassolino ha dato ai fondi della Regione per lo spettacolo. Il 5 gennaio la Banca nazionale del lavoro ha notificato un atto di pignoramento immobiliare per un credito vantato di 1 milione per mutui non pagati dai soci proprietari, Regione e Provincia. Il 29 gennaio scadeva il termine ultimo di legge per l´approvazione del bilancio consuntivo 2009, ma l´assemblea dei soci è andata due volte deserta. Incerta la sorte di nove dipendenti più uno, un contratto a termine. Madre. Il museo di Donnaregina nasce nel giugno del 2005. La gestione del direttore della Fondazione Donnaregina, Eduardo Cicelyn registra dal primo gennaio 2010 al primo settembre 2010 spese di gestione per 3 milioni 496 mila euro. Gli incassi per biglietti d´ingresso, info guide, bar e altro ammontano a 430 mila euro. I visitatori in questo periodo sono stati oltre 60 mila, contro i circa 50 mila del 2006. È uno dei 4 musei più visitati di Napoli. La Fondazione, di totale proprietà della Regione, ha 6 dipendenti, Cicelyn in testa, che nel 2009 sono costati 398 mila euro. Poi ci sono 48 dipendenti di Pierreci interni a Scabec, vigilanti, manutentori, pulitori, che ora andranno in cassa integrazione a rotazione. Le difficoltà finanziarie sono enormi. Solo per il 2009 il Madre vanta 7 milioni 800 mila euro di crediti nei confronti della Regione. Denari che attengono alla gestione del museo, circa 3 milioni l´anno, per 400 mila euro al progetto europeo di didattica sociale, 690 mila euro per le economie prodotte sull´acquisto di mobili, tecnologie e altro, 4 milioni di fondi europei. «Anche con la fideiussione bancaria la Fondazione ci ha rimesso 15 mila euro», dice il direttore Cicelyn, che chiarisce: «Non abbiamo avuto tagli. Non c´è un debito, dove sono gli sprechi? L´assessore Caterina Miraglia ha sbloccato il 21 settembre semplicemente 300 mila euro. Se non daranno di più il museo aprirà d´ora in poi quattro ore al giorno, e poi sempre meno». E l´Enel stacca la luce per una bolletta non pagata di 142.172,41 euro. Quadro sconfortante di fronte al Maxxi di Roma, il museo d´arte moderna opera dell´archistar iracheno Zaha Hadid che nei suoi primi 100 giorni di apertura ha registrato 731 mila contatti web, 115 mila visitatori, ha incassato 10 mila euro per cataloghi venduti e 6680 per guide vendute. Città della Scienza. In stato di agitazione dai primi di settembre un centinaio di dipendenti della Città della Scienza, di proprietà della fondazione Idis guidata dal professor Vittorio Silvestrini. Tre mensilità arretrate e 8 milioni di crediti maturati nei confronti della Regione. Il buio sul futuro della struttura di Bagnoli che vanta un patrimonio immobiliare di 100 milioni di euro. Un bilancio di 10 milioni coperti al 65 per cento non da fondi pubblici, ma con attività e iniziative sul mercato. Qualche settimana fa la Regione apre uno spiraglio: un finanziamento di 1 milione e 439 mila euro da sbloccare in tempi stretti. Una proposta di transazione al decreto ingiuntivo che la Fondazione Idis ha fatto recapitare all´ente di Santa Lucia. |