SICILIA - Demolizione «congelata» S. Gregorio. LA SICILIA Giovedì 30 Settembre 2010 Provincia, pagina 38
Bretella «Paesi Etnei»: disattesa l'ordinanza del sindaco sulla stazione di servizio
Si torna a parlare della questione del distributore di carburanti in costruzione a ridosso del progettato svincolo «Paesi Etnei» della tangenziale. Lo fa il consigliere provinciale Antonio Danubio (Udc) con un'interrogazione al presidente della Provincia, Giuseppe Castiglione, al quale chiede se «la costruenda stazione di servizio, che ha ostacolato di fatto la realizzazione della bretella di collegamento tra lo svincolo dell'autostrada Catania-Messina e via Catira, in territorio di San Gregorio, sarà demolita, secondo quanto disposto da un'ordinanza del sindaco, Remo Palermo, emessa lo scorso giugno». «E se, nel frattempo - continua Danubio - siano intervenuti fatti nuovi in merito all'attuazione del progetto esecutivo della strada». L'ordinanza ingiungeva alla ditta in questione di demolire, entro il 13 settembre, l'impianto e di ripristinare lo stato dei luoghi. Ma l'impianto è ancora lì, in attesa di chiarimenti definitivi da parte degli organi competenti. In effetti, anche il sindaco di San Gregorio, Palermo, interpellato telefonicamente sulla questione, è in attesa di capire. Di certo, ci sono alcuni passaggi che potrebbero far cadere nel vuoto l'ordinanza sindacale. Il primo riguarda una modifica apportata dalla stessa Provincia regionale nei mesi scorsi al progetto originario, una nuova rielaborazione con relativo studio di fattibilità che permetterebbe all'impianto di restare dov'è, senza creare alcun problema alla realizzazione della bretella. Gli altri passaggi riguardano una serie di pareri chiesti agli enti interessati: in primis quello del Consorzio autostrade siciliane, che avrebbe rilasciato il nulla osta relativamente agli accessi lungo il nuovo tracciato, mentre la sovrintendenza ai beni culturali e ambientali avrebbe rilasciato un'autorizzazione di massima «purché vengano rispettate le caratteristiche dell'area boscata». Tutto è, dunque, rimesso in discussione. Il «pasticcio» sta a monte: quando dovevano essere ponderatamente valutati i vincoli da rispettare lungo il tracciato della bretella, progettata dalla Provincia a seguito di un accordo di programma siglato dalle parti nel 2004, probabilmente i troppi enti interessati non hanno ben dialogato fra loro. Ricordiamo che la Provincia ha aderito all'accordo per la progettazione e realizzazione dei due lotti funzionali (il primo già completato dopo molte peripezie). Per il secondo lotto quanto tempo bisognerà ancora attendere? CARMELO DI MAURO
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