Pompei. Scavi senza soprintendente, un bando per la nomina Susy Malafronte Il Mattino 30/9/2010
Pompei. Da ieri Proietti in pensione ma il ministero prende tempo anche per l'incarico provvisorio
Il progetto. L'ex manager Fiori impegnato nel varo della Fondazione per valorizzare il parco storico Lavori, appalti e spese d'urgenza; la Guardia di finanza analizza i conti della gestione commissariale
POMPEI. Crolli annunciati e smentiti. Soprintendenti nominati alla vigilia della pensione. La Corte dei Conti che boccia lo stato di emergenza. Il Ministero delle Finanze che manda gli 007 per fare i conti nelle casse della gestione commissariale. Le vicende della città sepolta fanno il giro del mondo e, questa volta, non per le meraviglie che custodisce. Da ieri la soprintendenza archeologica di Napoli e Pompei è senza reggente. Il dottor Giuseppe Proietti, che dallo scorso aprile ha sostituito la dottoressa Salvatore che a sua volta l'anno prima era subentrata al professor Guzzo, è andato in pensione. Al suo posto, fanno sapere dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, non c'è ancora un sostituto. “Nei prossimi giorni - dicono da via Del Collegio Romano - sarà pubblicato un bando per individuare un nuovo soprintendente ad interim della soprintendenza speciale di Napoli e Pompei». Un sostituto provvisorio. Un altro. Nel frattempo, in attesa che arrivi il soprintendente a tempo e che l'ex commissario Marcello Fiori stabilisca i modi e i termini della «Fondazione Pompei», le urgenze amministrative passano per mano del funzionario più anziano di turno. Non mancano, comunque, le indiscrezioni sui papabili sostituti di Proietti. In pole, dopo il congelamento di Angelo Ardovino che, secondo i beni informati avrebbe fatto ricorso per far rispettare gli accordi, ci sarebbe la dottoressa Jeannette Papadopoulos, direttore generale per le antichità. L'incertezza e la precarietà della classe dirigenziale danno adito ai sindacati di puntare il dito contro il Ministero.”I continui avvicendamenti dei soprintendenti - denuncia Antonio Pepe, segretario Cisl - e gli incarichi a tempo, molto ristretto, non fanno ben comprendere i problemi, che vanno dall'archeologia a quello del personale, facendo persistere un'insufficiente funzionalità dei servizi causata da una precaria organizzazione del lavoro di una delle soprintendenze pi importanti d'Italia». Per il segretario generale della Uil Gianfranco Cerasoli «su Pompei si sta giocando una partita i cui contorni sono oscuri ed è opportuno che si faccia chiarezza una volta per tutte. Infatti - sostiene Cerasoli - nonostante l'avvio del procedimento per la nomina del soprintendente fatta ad Angelo Ardovino, da ieri, cessa l'interim di Giuseppe Proietti e quindi la soprintendenza di Napoli Pompei rimane senza un reggente. Ardovino non sarà il capo della soprintendenza di Napoli-Pompei che si ritroverà, con molta probabilità, ad essere gestita ancora attraverso un altro interim alla faccia dell'importanza che tale soprintendenza che unitamente a quella di Roma è certamente quella più importante d'Italia e non solo. Questa situazione sembra essere congegnale alle mire o aspirazioni dell'ex commissario Marcello Fiori che pare abbia potere di veto sulle nomine sino a quando non verrà individuato un soprintendente a lui congeniale vista l'ambizione di andare a ricoprire il ruolo di Presidente della Fondazione». Gli 007 della finanza, intanto, stanno passando al setaccio i conti della soprintendenza di Napoli e Pompei. Dopo la bocciatura della Corte dei Conti alla gestione commissariale della Protezione Civile, la dottoressa Raffaella Pisegna, ispettore del Ministero dell'Economia e delle Finanze - Servizi ispettivi di Finanza, è stata incaricata di verificare la gestione commissariale e gli interventi da essa realizzati. «Certo - afferma Cerasoli - l'ispettore del Mef dovrà essere messo nelle condizioni di poter verificare in maniera trasparente il lavoro svolto dalla gestione commissariale su cui inspiegabilmente, a differenza della gestione commissariale di Roma fatta da Cecchi, non si sa nulla».
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