LIGURIA - Le spese sospette dell´immobiliare anche Portovenere finisce nel mirino MARCO PREVE VENERDÌ, 01 OTTOBRE 2010 la Repubblica Genova
La Corte dei Conti passa al setaccio le operazioni di una società controllata dal Comune Verifiche anche sulla costruzione del parcheggio di Fezzano, contestato aspramente dagli ambientalisti Mentre nelle vicine Cinque Terre scoppia il terremoto giudiziario dell´anno, anche su un altro gioiello del levante, la Portovenere patrimonio dell´Unesco, si accendono i riflettori di un´inchiesta della magistratura e della guardia di finanza. Certamente meno clamorosa e "cruenta" di quella che ha portato in carcere Franco Bonanini, ma altrettanto fastidiosa in una cittadina che della sua bellezza paesaggistica, morale e amministrativa ha sempre fatto un vanto. L´indagine, precisiamo subito, non è penale, ma è coordinata dalla Procura Regionale della Corte dei Conti e mira a verificare la regolarità di una serie di atti amministrativi e procedure che riguardano in primis la creazione, la trasformazione e il "core business" della Portovenere Sviluppo, una società interamente controllata dal Comune che come ragione sociale spazia dal marketing territoriale, alla gestione e alla realizzazione di iniziative immobiliari. Tra queste ultime c´è la costruzione del parcheggio di Fezzano, al momento un enorme buco nella terra che dovrebbe trasformarsi in circa 80 box in concessione novantennale e 140 posti auto a rotazione. Una struttura necessaria per alleggerire la pressione dei veicoli su Portovenere secondo gli amministratori, l´ennesimo scempio del territorio che richiamerà ancora più macchine secondo gli ambientalisti. Ma non è la polemica paesaggistica, al momento, ciò che interessa la magistratura contabile e i finanzieri. Ieri al comando provinciale delle fiamme gialle di Spezia sono iniziati i primi interrogatori. L´indagine è coperta dal riserbo ma si sa che gli inquirenti vogliono capire meglio alcuni meccanismi finanziari e voci di spesa. In effetti, la Portovenere Sviluppo si presenta al grande pubblico con un volto contraddittorio. Su un sito internet completo di costituzione, statuto e altre informazioni, è infatti ancora definita come una Società per Azioni mentre oggi, anzi a dire il vero già dal 24 febbraio del 2009, è una srl, ovvero una società a responsabilità limitata. Il sito di quest´ultima è unicamente limitato ad una pagina on line dedicata al progetto del park di Fezzano. Non è una differenza solo formale. Infatti, oltre agli aspetti giuridici, si è passati da un capitale sociale di 295mila euro ad uno che si è ridotto a 20 mila euro. Una cifra che, a sentire i critici, sarebbe stata accolta con preoccupazione tra i residenti interessati ad acquistare un posto auto. Il passaggio da spa a srl racconta, in realtà, la storia di un clamoroso flop, caso non raro nel variegato panorama della partecipate pubbliche - fenomeno sempre monitorato con attenzione dalla Corte dei Conti -. In effetti, la nuova amministrazione del sindaco Massimo Nardini avrebbe voluto chiuderla, ma il dissesto finanziario era tale da rendere l´operazione fin troppo onerosa. Si decise quindi di passare ad una srl che potesse almeno gestire l´operazione di Fezzano. L´inchiesta contabile, che si muove su ipotesi di danno erariale, si inserisce in un contesto politico urbanistico particolarmente caldo. La cittadina è infatti teatro di molteplici operazioni edilizie che si portano dietro un mare di contestazioni, a cominciare dal progetto di recupero dell´isola Palmaria che per l´amministrazione (ma al suo interno ci sono anche voci contrastanti) è una grande occasione turistica di qualità mentre per alcune associazioni come Vas, Italia Nostra e Posidonia è il grimaldello per trasformare l´isola e aprirla alla "speculazione" turistica. Un altro progetto assai criticato riguarda un parcheggio interrato realizzato su un terreno in origine della Cassa di Risparmio di Spezia. E proprio ad un legale dello studio di Andrea Corradino, presidente di Carispe che a Portovenere ha una casa, si è rivolta la giunta comunale quando, nei giorni scorsi ha deciso di denunciare per diffamazione, proprio in merito ai temi urbanistici, alcuni cittadini e blogger locali.
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