SICILIA - «La Colombaia non si tocca» SICILIA - Sabato 02 Ottobre 2010 Prima Trapani, pagina 37
Secondo l'esponente del Pdl, il monumento «deve essere trasferito dalla Regione al Comune perché costituisce il fiore all'occhiello dell'intera provincia»
«Il Castello della Colombaia deve essere trasferito, appena possibile, dalla Regione siciliana al Comune di Trapani, rappresentando il simbolo della città ed il monumento più antico». Il senatore del Pdl Antonio D'Alì apre una nuova vertenza a 24 ore dall'annuncio dell'inserimento dell'ex carcere tra i beni che lo Stato intende trasferire alla Regione. Oltre alla Colombaia passeranno alla Regione l'ex carcere di San Vito di Agrigento e le ex caserme Ferrara ed Eugenio Di Maria di Palermo. La commissione paritetica Stato-Regione ha approvato il primo elenco ufficiale che comprende Palazzo dei Normanni, la Valle dei Templi e l'area archeologica di Siracusa. D'Alì ha motivato la sua richiesta di un ulteriore passaggio al Comune: «Riteniamo, alla luce del diverso regime normativo che, nel caso della Colombaia, debba poi completarsi il trasferimento dalla Regione al Comune di Trapani che, dovrebbe esserne l'unico proprietario e soprattutto il protagonista di una nuova destinazione. Il Comune potrebbe già attivarsi, considerato che l'inserimento della Colombaia negli elenchi definitivi deve, comunque, passare al vaglio della decisione ultima del demanio e ci vorranno ancora alcuni mesi per il passaggio definitivo alla Regione». D'Alì rilancia le quotazioni del Comune facendo riferimento al federalismo demaniale che in Sicilia passa attraverso la Regione. Non vi è attribuzione diretta dei beni dello Stato ai Comuni. Soddisfatto l'assessore regionale Gaetano Armao che ha lasciato da poco la delega ai Beni Culturali: "Con l'inserimento nell'elenco si è posto rimedio ad un problema reale. Sono pronti 600 mila euro per la messa in sicurezza. Si tratta di fondi Fas. Poi utilizzeremo i fondi europei per gli interventi di recupero». Il via libera definitivo al trasferimento è comunque demandato al Consiglio dei ministri. Ma è comunque un passo avanti sostanziale che il presidente del consiglio provinciale Peppe Poma lega ad un auspicio: «Ci auguriamo di poter ricevere, in tempi brevi, un positivo riscontro alla richiesta di un immediato intervento operativo affinchè possano essere urgentemente eseguite le indispensabili opere di messa in sicurezza e di restauro del Castello che, purtroppo, rischia letteralmente di crollare da un giorno all'altro e di andare quindi in completa rovina». La Finanziaria regionale ha stanziato 600 mila euro per un primo intervento di messa in sicurezza. Per il vicepresidente dell'Ars Camillo Oddo «bisogna fare presto per evitare ogni rischio di crollo. Ma è necessario accelerare anche il confronto sul recupero e sulla destinazione d'uso». La Colombaia fa parte del nuovo progetto delle «Pagine Sì» per l'elenco telefonico 2010-2011. V. M.
02/10/2010
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