CAMPANIA - Il parco archeologico di Cellarulo ancora al centro dell’attenzione politica e amministrativa. 05/10/2010 IL MATTINO
Non è la prima volta che l’opera completata e inaugurata l’estate scorsa da parte del Comune fa discutere. Sulla realizzazione dei lavori, tra l’altro, vi erano state alcune considerazioni della Soprintendenza ai Beni archeologici. Stavolta si registra l’intervento del consigliere comunale del Pdl Gianfranco Ucci. «Nei giorni scorsi - egli afferma in una interrogazione rivolta al sindaco Fausto Pepe - autorevoli professionisti sono intervenuti sullo stato di degrado inerente il parco archeologico di Cellarulo. A poche settimane dall’avvenuta inaugurazione è evidente lo stato dei fatti che impone un intervento urgente sulle opere di pulizia, restauro, salvaguardia o copertura delle strutture archeologiche esposte». Quindi l’esponente berlusconiano ricorda che la soprintendenza Archeologica per le province di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta dopo l’inaugurazione «intimò di provvedere al restauro ed alla salvaguardia delle strutture antiche portate alla luce evidenziando anche l’inesattezza dell’unico cartello esposto dinanzi al complesso archeologico, imponendo il termine di 60 giorni dall’invio della propria comunicazione, alla scadenza del quale, avrebbe fatta richiesta di risarcimento danni». Proprio questo intervento della Sopritendenza fa dire ora al consigliere comunale Ucci che «Alla luce di tutto ciò, essendo scaduti i termini, si chiede quale iniziative l'Amministrazione ha messo in atto per risolvere l'importante questione che produrrebbe, qualora ci fosse inerzia, evidenti danni di immagine all’intera comunità».
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