Firenze. Palazzo Vecchio, via gli uffici per far posto al museo Olga Mugnaini Nazione - Firenze 6/10/2010
Varato il piano: via gli uffici degli assessorati Porte aperte al patrimonio d'arte
Ecco il piano per trasferire gli assessorati: resterà solo la stanza del sindaco e la sede del consiglio comunale Resterà pur sempre il simbolo del potere civile della città di Firenze, come del resto lo è da oltre sette secoli. Ma ben presto Palazzo Vecchio affronterà un poderoso trasloco di gran parte degli uffici amministrativi, assessorati compresi, che porterà altrove molte funzioni della macchina comunale. Il sindaco rimarrà nella storica stanza di Clemente VII, così come il consiglio comunale non abbandonerà il Salone dei Dugento. Dovranno invece fare le valige impiegati e dirigenti degli assessorati alla cultura, alle politiche giovanili e al bilancio, così come tutti gli uffici al terzo piano con la presidenza del consiglio comunale, la commissione pace, e alcuni gruppi consiliari. Probabilmente sarà spostato anche l'ufficio del vicesindaco. Si sta pensando inoltre una nuova collocazione per l'ufficio legale, mentre a piano terra sembrano destinati al trasferimento anche l'anagrafe e il protocollo. IJna riorganizzazione più funzionale e razionale, spiega l'assessore alla cultura Giuliano da Empoli, per lasciar spazio al Museo della città, attualmente alle Oblate, e complessivamente per raddoppiare gli spazi espositivi di Palazzo Vecchio. La rivoluzione avrà luogo in due tappe. La prima, più soft, di fatto è già iniziata e si concluderà nell'arco di un anno. Complessivamente interessa 1.150 metri quadrati di superficie che si aggiungeranno agli attuali 3.300 di spazi museali. Si parte dal seminterrato dove sono appena stati inaugurati gli scavi del teatro romano, per passare alla Sala d'Arme destinata a diventare vero ingresso e punto d'accoglienza del museo di Palazzo Vecchio. Con l'aggiunta dei locali recuperati nell'ex bookshop e di alcuni locali non utilizzati dal Museo dei Ragazzi. Costo dell’operazione un milione di euro: «Abbiamo uno sponsor privato che finanzia l'operazione — aggiunge l'assessore — e che ci consente di avviare un progetto di per riorganizzare locali e funzioni di Palazzo Vecchio. La seconda fase prevede un ulteriore ampliamento di altri 1100-1600 metri quadrati di spazi museali, liberando principalmente tutto il terzo piano. Del resto, al secondo piano esiste ancora un collegamento con il Quartiere monumentale degli Elementi, che di fatto è già un percorso museale naturale, e che consentirà di creare un verso itinerario dalle fondamenta con i resti romani, fino ai piani alti, secondo la logica di un vero museo della città». Questa seconda tappa avrà tempi più lunghi, ma l'impegno è comunque di arrivare a conclusione prima della fine delle legislatura. Nel frattempo si studia dove e come ricollocare gli uffici individuati per il trasferimento. Tramontata l'ipotesi di riunire gran parte della macchina comunale del Multiplex di Novoli, una soluzione si potrebbe trovare nella vicina via Ghibellina, dove sono già gli assessorati alla casa, al turismo e parte della cultura. L'immobile è tra quelli alienabili, ma la partita non è chiusa ed è quindi possibile rivederne la destinazione. E poi, proprio dietro piazza Signoria, c'è l'enorme edificio del tribunale su cui si fanno mille progetti, senza però avere ancora deciso quale sia l'utilizzo più adeguato. La contiguità con Palazzo Vecchio avrebbe una sua logica e quindi è una delle possibilità inserite nel complesso gioco dell'oca. Non si esclude neppure che un pezzo di apparato comunale possa essere decentrato.
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