Federico Bano: «La cultura? Bene primario d'Italia» G.R. Unità 8/10/2010
Il presidente della Fondazione Bano: «È un momento di profonda crisi ma la richiesta da parte del pubblico indica che la valorizzazione del patrimonio è un ottimo volano anche dal punto di vista economico».
ROMA. Imprenditore nel campo della moda, Federico Bano decide di abbandonare il mondo delle passerelle nel 1991, quattro anni dopo aver acquistato palazzo Zabarella a Padova. L'incontro con l'antica dimora veneta gli è fatale. Crea l'omonima fondazione e fa del recupero dei complessi storici degradati la sua vita. Come nasce e perché la Fondazione Bano? L'obiettivo è il recupero di una delle dimore storiche più importanti di Padova. Il recupero delle decorazioni hayeziane ha suggerito di dare al palazzo, attraverso l'istituzione di una fondazione, una specifica vocazione culturale. È, questo, un impegno da me condiviso con la mia famiglia e con un'equipe di lavoro di alta professionalità, ormai consolidata nel tempo. Cosa vuoi dire fare cultura in un paese dove si registrano continui tagli al settore? Naturalmente questa è una delle ricadute più drammatiche della crisi, ma le istituzioni e il mondo economico dovrebbero capire che la valorizzazione della cultura e del patrimonio è essenziale per il nostro paese. Del resto la crescente domanda di cultura del pubblico lo dimostra. Comunque ora anche per noi tenere alta la qualità è molto impegnativo. Torniamo alla mostra, come nasce 1 volti dell'800? Prendendo spunto anche da quanto è stato fatto all'estero, abbiamo pensato di realizzare, ed è la prima in Italia, una mostra il più completa possibile sul percorso del ritratto nell'Ottocento, in quanto ci è sembrato che in quel secolo il genere avesse avuto uno sviluppo straordinario e un valore di fondamentale testimonianza rispetto ai molti mutamenti avvenuti nella società e nel modo di sentire. Contemporaneamente al lavoro sulle mostre state portando avanti il progetto Hayez, di cosa si tratta? In accordo con l'Accademia e la Pinacoteca di Brera ha fatto studiare il grandioso fondo dei disegni di Hayez e intende promuovere non solo la pubblicazione del catalogo generale dell'opera grafica hayeziana, ma anche offrire un nuovo più aggiornato catalogo generale dei dipinti del maestro. State già lavorando a qualcos'altro? Pensiamo a una grande mostra, anche in questo caso la prima mai realizzata, sul Simbolismo in Italia. Dalle opere esposte risulterà come i nostri pittori, da Pellizza da Volpedo a Boccioni, sono stati degli assoluti protagonisti di questo movimento a livello europeo.
Dal mondo della moda a quello dell'arte Federico Bano è fondatore, con i figli Marco, Andrea ed Enrico, della Fondazione Bano di cui è presidente. Proviene dal settore della moda. Giovanissimo crea la Federico Bano che diviene, negli anni '70, marchio del Made in Italy.
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