SICILIA - La polemica «Soprintendenza immobile» LA SICILIA Domenica 10 Ottobre 2010 Ragusa, pagina 33
Il presidente dell'Ance Giuseppe Grassia «Pratiche in stand by dal mese di giugno»
Lettera aperta del presidente dell´Ance Ragusa Giuseppe Grassia che denuncia i gravi disagi ... La Soprintendenza di Ragusa nel mirino dei costruttori. Motivo? Il ritardo nell'espletamento delle pratiche. E' il contenuto di una lettera aperta inviata proprio all'ufficio in questione dal presidente dell'Ance Ragusa, Giuseppe Grassia. "Spiace rilevare che - è scritto nel documento - dopo la nomina di nuovi dirigenti disposta dal Governo regionale, che ha interessato anche l'ufficio della Soprintendenza di Ragusa, si sono manifestati disservizi e ritardi nel rilascio di pareri, propedeutici all'acquisizione di concessioni edilizie, autorizzazioni, Dia, etc. Ci consta personalmente che pratiche per il rilascio del parere paesaggistico e/o archeologico, inoltrate all'ufficio nei mesi di giugno-luglio, ad oggi sono completamente disattese da parte del personale dell'ente, il quale giustifica i ritardi nell'evasione delle pratiche per una serie di motivi, taluni anche "stravaganti": il trasferimento del vecchio soprintendente; il ritardo nell'insediamento del nuovo soprintendente; la mancata sostituzione del dirigente della sezione paesaggistica e archeologica, che impedisce la istruttoria e il rilascio dei pareri; la mancanza della "carta intestata e dei timbri" su cui rilasciare il parere con il timbro della sezione e il nominativo del funzionario, etc.". "Come se non bastasse - continua Grassia - rileviamo che il personale presente nell'ufficio consiglia gli utenti di ricorrere al silenzio-assenso che si acquisisce trascorsi 120 giorni dalla presentazione della pratica. Il disagio degli utenti è ancora più evidente se si considera l'attuale momento di crisi economica ed occupazionale che si sta attraversando e l'approssimarsi della stagione invernale che potrebbe essere causa di grave danno e ritardo ulteriore alle attività produttive dei cantieri. Avremmo voluto "spiegare" tale stato di disagio direttamente al nuovo soprintendente che nonostante le nostre reiterate richieste di incontro, ad oggi non ci ha risposto". Poi un passaggio ironico: "Per rassicurare il soprintendente sul fatto che non siamo portatori di malattie infettive ciò che ci manca, ad oggi, non è la salute ma la certezza del diritto, il lavoro, la serenità". Giorgio Liuzzo
10/10/2010
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