«Florens 2010» è cresciuto, ma manca il gotha della cultura Il Giornale della Toscana 14/10/2010
Numeri record: 30 convegni, 10 mostre; 150 appuntamenti; 70 relatori al Forum con partecipanti da 27 Paesi. Il ministro Bondi inaugurerà il forum voluto da Gentile. Il «David» in tour. Rari i «grandi nomi» Manca esattamente un mese all'esordio. E, alla fine, saranno nove i giorni dedicati ai beni culturali e ambientali, tra seminari di livello internazionale ed eventi di grande impatto. Tutto questo è «Florens 2010. Settimana internazionale dei beni culturali e ambientali» che si terrà a Firenze dal 12 al 20 novembre, e che è stata presentata ieri a Milano. Diamo a Cesare quel che è di Cesare e diciamo subito che, rispetto alla presentazione in Palazzo Vecchio, dello scorso 19 maggio, la rassegna, almeno nei numeri, è cresciuta. Anche se, ora che è stata svelata la sua natura, bisognerà pur dire che mancano i big della cultura mondiale, quelli veri. Come si ricorda la manifestazione, nata da un'idea di Giovanni Gentile (editore e presidente di Confindustria Firenze) risale al marzo 2008 e, da venerdì scorso, vede addirittura trasformato il comitato promotore (Intesa Sanpaolo, Banca Cr Firenze, Confindustria Firenze, Cna Firenze) in una fondazione di cui lo stesso Gentile è presidente. «L'ambizione di questo evento - ha spiegato ieri l'ideatore della kermesse - è quella di restare come punto di riferimento importante del nostro territorio, per un progetto che riguarda il Paese su tematiche di grande attualità e impatto come i beni culturali e ambientali». L'idea di fondo è promuovere il patrimonio culturale e ambientale come volano di sviluppo economico e sociale, per la valorizzazione industriale del giacimento di beni culturali e ambientali: una vera e propria golden economy del «bello» made in Italy. La kermesse, la cui direzione artistica è stata affidata al presidente della Triennale di Milano Davide Rampello - ma che strada facendo ha lasciato spazio ad altri personaggi come Stefano Karadjov, Martin Angioni (chiamato a coordinare numerosi incontri) e dulcis in fundo Sergio Risaliti, prevede 30 convegni, 10 mostre, 150 eventi ed un forum internazionale organizzato in collaborazione con The European House-Ambrosetti, sotto l'Alto Patronato della Presidenza della Repubblica e con il patrocinio di tre ministeri (Beni culturali, Esteri, Ambiente), oltre che degli enti locali e dell'Unesco: Tra gli-eventi già annunciati a maggio, cresce l'attesa per la curiosa trasformazione di piazza del Duomo in un prato, prevista per il 13 novembre, a rievocare il miracolo di San Zanobi. Sarà il colpo d'occhio più importante dell'intera 'settimana. Sempre di grande effetto comunque, perché alla fine è pur sempre la visibilità e l'effetto speciale quel che conta secondo i pensatori del «Florens»: ecco quindi la rappresentazione scenica del «dibattito» che avvenne a Firenze sulla collocazione del David appena scolpito da Michelangelo, che vide impegnati artisti e intellettuali da Leonardo a Botticelli. Come affermano i documenti, il «colosso» era stato commissionato dall'Opera di Santa Maria del Fiore a Michelangelo per essere poi collocato su uno sprone del lato nord della Cattedrale. Una volta passato l'interesse religioso, però, la'statua finì al Comune e qui si apri una discussione sulla sua ubicazione: dalla Loggia dei Lanzi al Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, dove pure il confronto sarà replicato con una copia della scultura in vetroresina. Non è chiaro dove sarà esposta questa copia, certo l'attesa vera è per lo «sprone». Nel programma delle otto giornate spiccano le lectio magistralis dell'architetto olandese Rem Koolhaas, dello storico d'arte contemporanea Achille Bonito Oliva, del designer Chris Bangle; il dialogo tra il filosofo Sergio Givone e l'architetto Richard Rogers; convegni dai relatori quali l'architetto Mario Botta, la presidente dell'Accademia della Crusca, Nicoletta Maraschio, il sociologo Alberto Abruzzese, fino agli eventi organizzati da National Geographic Society, comprendenti proiezioni di film e una tavola rotonda sul futuro dei musei. Cuore dell'elaborazione di contenuti sarà, come previsto, il forum, dal 18 al 20 novembre, con 70 relatori da 20 nazioni diverse a confronto sui vari aspetti della valorizzazione del patrimonio artistico e culturale: fra questi il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi, l'economista Jean-Paul Fitoussi, l'amministratore delegato di Intesa Sanpaolo Corrado Passera e i direttori di alcune importanti istituzioni. Al forum saranno presentate alcune tra le principali esperienze mondiali di successo e gli organizzatori annunciano 300 partecipanti, provenienti da 27 paesi, che avranno occasione di contribuire ai dibattiti nel corso delle tre giornate. Gli organizzatori mettono quindi l'accento sul coinvolgimento della città: «Siamo riusciti a coinvolgere l'Arcidiocesi, le sedi museali, le accademie e le librerie - ha spiegato Rampello - ma volevamo coinvolgere ulteriormente la città, parlare al suo cuore (come, visto che lui non si è mai manifestato?, ndr). Abbiamo organizzato incontri non solo con i rappresentanti delle categorie, ma anche con i tassisti, gli albergatori, gli artigiani, volevamo trasmettere direttamente il progetto». Intanto registriamo che la città appare ancora un po' distante da questi temi. Eppure, a Firenze, di cultura si vive...
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