Così le Regioni possono far soldi con la cultura Cristina Lonigro Libero 14/10/2010
È la Lombardia la regione italiana con il più alto potenziale espresso dal settore culturale e creativo. A rilevarlo è uno studio condotto da The European House-Ambrosetti per il comitato promotore di "Florens 2010: Settimana internazionale dei beni culturali e ambientali" (a Firenze dal 12 al 20 novembre). Presentati in anteprima ieri a Milano, i risultati della ricerca saranno esposti in occasione del "Forum internazionale dei beni culturali e ambientali" che si terrà il 18 novembre nella capitale toscana all'interno della prima edizione di "Florens". Un evento che, come spiega Giovanni Gentile, presidente di Confindustria Firenze e ideatore della manifestazione, nasce con un intento preciso: «L'idea di una settimana costellata di eventi dedicati al patrimonio culturale, denominata"Florens" con un riferimento alla traduzione latina di "fiorente", nasce non solo per valorizzare il patrimonio culturale nazionale ma soprattutto per avviare una riflessione sull'economia dei beni culturali, suggerendo un incremento delle capacità di creare risorse attraverso la reinterpretazione dei beni cultuali e ambientali». Proprio a tal proposito il comitato organizzativo (di cui fanno parte oltre a Confindustria altre importanti realtà economiche come le banche Intesa Sanpaolo e la Cassa di Risparmio di Firenze) ha commissionato il primo studio strategico sulla stima del valore economico del settore culturale e creativo del Paese, i cui risultati sono nella relazione finale "Economia dei beni culturali e ambientali: una visione sistemica e integrata". La ricerca, che fornisce confronti regionali e internazionali rispetto al potenziale e al dinamismo espresso dal settore in esame, analizza il patrimonio culturale regionale alla luce dell'apporto economico e occupazionale che offre al Paese e contiene anche un insieme di raccomandazioni finalizzate alla piena valorizzazione e allo sviluppo della sfera culturale in Italia. Tutti i risultati ottenuti si basano su uno strumento di analisi appositamente creato dai ricercatori: il "Florens Index". L'indice di valutazione e di classificazione è stato calcolato attraverso l'incrocio della valutazione di quattro differenti parametri di riferimento: il capitale culturale e ambientale, il sistema dei media, il networking, che identifica le attività economiche che facilitano la connettività fisica e digitale dei territori, e il sistema creativo, a cui sono riconducibili settori economici capaci di generare un risultato riproducibile su alta scala e connotato da un alto tasso di creatività come la pubblicità, la moda, il design, l'artigianato artistico e la ricerca applicata. Dall'analisi dei quattro campi di interesse e dall'incrocio di 55 indicatori statistici emerge il posizionamento di ciascun territorio: vince la Lombardia con Lazio, Emilia Romagna e Toscana subito di seguito. Mediocre si rileva invece la posizione italiana nel confronto con la realtà internazionale: pur con il maggior numero di attrazioni il nostro Paese riesce a far fruttare il patrimonio culturale meno di Stati Uniti, Regno Unito e Francia.
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