Il David della discordia M. La. Espresso 21/10/2010
“Sono un ministro della Repubblica, non puoi trattarmi così», ha esordito polemico Sandro Bondi nell'incontro con il sindaco di Firenze Matteo Renzi sui problemi culturali del capoluogo toscano, avvenuto nei giorni scorsi. E ancora, paonazzo in viso, Bondi ha tuonato: «Ma chi ti credi di essere!». Renzi serafico: «Ministro, sono il sindaco di Firenze». Ma Bondi, attorniato dal sottosegretario Paolo Bonaiuti, da Vittorio Sgarbi e da alcuni funzionari del ministero, ha proseguito nel suo veemente sfogo. A tal punto che è toccato a Sgarbi mettere pace tra i duellanti: «Tutto mi sarei aspettato nella vita tranne che fare il paciere», ha esclamato. Pomo della discordia? Il David di Michelangelo e la legge speciale per Firenze. Bondi rivendica allo Stato la celebre opera, ma Renzi replica: «Giù le mani dal nostro David». A Bondi non deve essere andata giù soprattutto una frase del sindaco, «I ministri del governo Berlusconi sono molto buffi», che in tanti hanno visto come riferita a lui.
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