Milano. Quattro dipinti per il museo. Si arricchisce la collezione del Poldi Pezzoli Filippo Rizzi Avvenire – Milano 15/10/2010
Il Museo Poldi Pezzoli arricchisce la propria esposizione grazie a quattro nuove donazioni, presentate ieri mattina in un incontro a cui ha partecipato anche il sindaco Letizia Moratti. Le opere sono «Veduta della piazzetta di San Marco verso San Giorgio Maggiore» di Francesco Guardi, «L'annunciazione» del Sassoferrato, il «Ritratto di ecclesiastico» di Giacomo Ceruti e il bozzetto della «Fondazione della Compagnia della Misericordia» di Eleuterio Pagliano, che prima di trovare la collocazione definitiva negli spazi del Museo saranno esposte da oggi al 15 novembre in una piccola mostra nella sala del Collezionista. Un ulteriore passo, quello di ieri, che servirà a sensibilizzare l'opinione pubblica e soprattutto i donatori privati a sostenere questa dimora che il collezionista Gian Giacomo Poldi Pezzoli donò alla città alla sua morte, inaugurata al pubblico nel 1881. «Abbiamo bisogno del coinvolgimento della società milanese, perché le risorse sono sempre più limitate — ha affermato il presidente Mario Cera — oppure il futuro del museo può essere a rischio; non ci si può solo basare su lasciti o sulle invenzioni del direttore». Il museo, che custodisce il famoso ritratto di donna del Pollaiolo, è attualmente sostenuto solo da enti pubblici e donazioni. E, conti alla mano, con contribuzioni piuttosto modeste, che coprono circa il 25% dei soli costi di gestione: dal Comune arrivano 80mila euro, circa 30 dal ministero, 10 dalla Provincia mentre la Regione finanzia progetti specifici. «Proprio pensando a questa casa museo — ha spiegato ieri alla presentazione, il sindaco Letizia Moratti — che la nostra amministrazione si è impegnata a non fare tagli alla cultura ma ad investire su questa istituzione e su questa città, che, strano a dirsi, rappresenta il terzo mercato al mondo per il collezionismo d'arte». Oltre a questi lasciti il Museo Poldi Pezzoli è stato nominato erede universale da Scipione Riccardo Maria Novelli, professore alla Cattolica. Si spera che questo ulteriore gesto possa aiutare questa raffinata casa-museo a non chiudere i battenti e a rispondere con uguale entusiasmo all'appello rivolto ai milanesi, quasi 40 anni fa, da Indro Montanelli: «Milano non può consentirsi certe capitolazioni alla generale ciabattoneria».
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