FIRENZE -Diecimila nuove case dai mattoni che ci sono già MASSIMO VANNI La Repubblica 16-10-10, pagina 1 sezione FIRENZE
QUASI 10mila nuovi alloggi. Ma solo trasformando il cemento che c'è già. È l'altra faccia del Piano strutturale: «Volumi zero non significa bloccare lo sviluppo», dice il sindaco. UNA parte delle 9.780 case (erano 15mila nel Piano della giunta Domenici) saranno case popolari. Tutte quante però dovranno essere costruire secondo i criteri di Casa Clima. E per questo Renzi rilancia la richiesta al governo delle caserme dismesse: dai Lupi di Toscana alla Perotti di Coverciano. «Siamo d'accordo con l'edilizia sostenibile, mi domando però se non si rischiano tempi lunghi», dice Riccardo Spagnoli dell'Ance Firenze. Il Piano prevede anche il divieto di trasformazione dei fondi commerciali in abitazioni. La vendita del 50 per cento della Mercafir. E prevede anche il meccanismo del credito edilizio: «Non ti faccio costruire in centro e in cambio ti autorizzo per gli stessi volumi in periferia. Così potremo avere nuove piazze o giardini dove c'è bisogno», dice Renzi, che è anche assessore all'urbanistica («Lascerò a febbraio, dopo l'ultimo sì al Piano»). Ma perché il proprietario di un capannone dismesso dovrebbe spostarsi in periferia? «Gli daremo il 10 per cento in più dei volumi e uno sconto sugli oneri di urbanizzazione». Basterà? Il Comune calcola che siano 350mila i metri quadrati (gli edifici ex classe VI, passibili di demolizione e ricostruzione) interessati dal credito edilizio. Ma neppure la metà dei proprietari accetteranno: «Il Regolamento urbanistico riserverà 150mila metri quadrati per i traslochi del credito edilizio», annuncia il sindaco. E i terreni probabili si trovano nella zona di viale Nenni, lungo la tramvia, e nella zona di via Pistoiese. Chi li possiede farà bene a tenerseli. (m.v.)
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