GROSSETO. Svolta nel difficile percorso di restauro del bastione Maiano LUNEDÌ, 18 OTTOBRE 2010 IL TIRRENO - Grosseto
Accordo fatto con le imprese Nuovo appalto per le mura Lite fra ditte, lavori fermi da 2 anni Ora si spera di finire per il 2013 ma resta l’incognita Soprintendenza Chi fa un’opera pubblica sa (forse) quando comincia, ma non sa quando finisce. In Italia e la regola, e Grosseto non le sfugge. La storia del bastione Maiano, angolo fra i più belli delle bellissime mura medicee, è nota: 5 milioni già pronti per riportarlo a splendere (parte del Comune, parte da Fondazione Mps), e cantiere aperto nel 2006 per un primo stralcio da 1 milione e 800mila. Termine previsto 2010, ma nel 2010 lassù è tutto fermo. Prima una lite fra le ditte aggiudicatarie, poi l’intervento della Soprintendenza, i lavori sono bloccati da due anni. Così bisogna prendere quasi come una “buona notizia” quella che arriva da una delibera di giunta del 28 settembre scorso: il Comune e le ditte in questione hanno siglato l’accordo bonario per la definitiva chiusura del contratto che li legava. Le ditte riceveranno i soldi richiesti per la parte dei lavori effettuati, e l’ente pubblico potrà procedere a riassegnare ad altro soggetto i lavori mancanti. Il che significa, se tutto andasse bene, avere il bastione Maiano pronto tra due o tre anni. In ritardo enorme sulle tabelle di marcia, e in ogni caso con ulteriori aggravi di spesa per le casse comunali, perché è facile prevedere che la spesa ipotizzata nel 2006, nel 2011 non basti più. Le colpe dei pubblici amministratori, in questo caso, sono poche. Aperto il cantiere, le due ditte appaltatrici - unite in un’associazione temporanea - litigarono fra loro. Lavori bloccati, nel 2009 il Comune optò per la rescissione del contratto. Si accertò, eseguiti i collaudi, che a quel punto l’opera era stata completata al 75%. Su questo dato si è cercato l’accordo bonario: le imprese “cacciate” hanno chiesto di essere pagate per i lavori effettuati, il Comune ha accettato. Ora, siglato l’accordo, nessuno ha più nulla a pretendere e si può cercare una nuova ditta cui affidare la parte mancante dei lavori, per i quali nel 2006 si prevedeva una spesa di circa 500 mila euro. L’operazione però non appare semplice: si contatterà la ditta giunta seconda nella gara del 2006, ma se questa non fosse disponibile si dovrà predisporre una nuova gara. Ma cosa manca, al bastione Maiano? La messa a punto della terrazza. Poco più che rifiniture, insomma. Senonché, proprio sulla terrazza, qualche mese fa si è messa di traverso la Soprintendenza. Che 15 anni fa aveva approvato un progetto e oggi - cambiato soprintendente - lo boccia. Il Comune, che su quella terrazza prevedeva un bar caffetteria ritenuto decisivo per la rinascita “sociale” delle mura, inizialmente aveva medidato un ricorso. Ora invece si punta al dialogo: il Comune ha fatto sapere di essere pronto a rivedere il progetto, tenendo l’ipotesi caffetteria ma seguendo le indicazioni della Soprintendenza. La Soprintendenza sta valutando. E chissà che prima o poi...
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