Il paesaggio, dieci anni dopo Edoardo Semmola Corriere fiorentino 19/19/2010
A Palazzo Vecchio il decennale della convenzione europea
Esattamente dieci anni fa, il 20 ottobre del 2000 a Firenze, l'Europa si impegnava nella tutela delle sue bellezze paesaggistiche. Nello stesso luogo in cui la Convenzione europea del paesaggio fu firmata, il Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, ieri, oggi e domani si sta celebra l'anniversario con un convegno internazionale organizzato sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana dal Consiglio d'Europa. L'anniversario è significativo perché prima della firma di questa convenzione i paesi del Vecchio Continente non condividevano nemmeno un'univoca definizione di «paesaggio». Mentre adesso hanno messo a punto comuni politiche e obiettivi per la salvaguardia di un patrimonio che la Convenzione identifica come «elemento fondamentale a garantire la qualità della vita delle popolazioni». Sono trentadue gli Stati che hanno ratificato la Convenzione che si prefigge il compito di tutelare sia gli spazi naturali che quelli urbani, anche se degradati. Ieri l'apertura dell'assessore regionale al territorio Anna Marson. Oggi previste quattro sessioni di lavoro, a partire dalla mattina: i rappresentanti del Consiglio d'Europa e i docenti delle Università e delle Scuole di specializzazione faranno il punto sulle conquiste effettuate a dieci anni di distanza dalla firma, tra gli altri parlerà anche il sottosegretario Francesco Maria Giro. Domani invece, cerimonia vera e propria con una serie di testimonianze: dal professor Colin Prince per l'economia al maestro Gabriele Basilico per l'arte al professor Stefano Zecchi per la filosofia. Partecipano il ministro Sandro Bondi, il sindaco Matteo Renzi, Gabriella Battaini Dragoni del Consiglio d'Europa, il presidente della Conferenza sulla Convenzione Jean-Francois Seguin, e Maguelonne Déjeant-Pons, capo della Divisione del patrimonio culturale, del paesaggio e della pianificazione del territorio naturale che chiuderà la cerimonia.
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