BOLOGNA - "Una parola dopo l´altra" in trent´anni di Ibc MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010 LA REPUBBLICA - Bologna
LUCIANO Anceschi e il libro senza fine, Andrea Emiliani e la Pinacoteca «illuminata», Leo de Berardinis e il suo teatro in mezzo agli uomini. E poi Federico Fellini, Luigi Squarzina, Pupi Avati, Renzo Renzi, Eugenio Riccomini, Luciano Anceschi e Luciano Canfora. Oltre cinquanta uomini di cultura che raccontano di sé e delle loro visioni, «una parola dopo l´altra» raccolte negli ultimi trent´anni dalla rivista «IBC» diretta da Ezio Raimondi ed edita dal 1985 dall´Istituto per i beni culturali della Regione Emilia Romagna. E´ nato un libro, Una parola dopo l´altra, appunto. Un volume, edito dalla Bup, che raccoglie interviste e conversazioni pubblicate sulle pagine di «IBC». «E´ l´esito di trent´anni di rapporti intessuti dall´Istituto con lo sguardo verso orizzonti lontani», dice Valeria Cicala, caporedattore della rivista con Vittorio Ferorelli. Loro hanno raccolto il testimone da Orlando Piraccini e Flavio Niccoli e continuato la tradizione di una rivista che è stata palestra di scrittura per i giovani, il modo per raccontare la complessità del patrimonio culturale emiliano e romagnolo. La sfida è riassunta dallo stesso Raimondi nella prefazione: «Raccontare ambiti particolari oltrepassando i confini disciplinari». Un libro, quello proposto, di ri-lettura di pensieri non invecchiati dal tempo, di dialoghi che ancora possono avere significato oggi. Interviste ancora attuali, come quella a Giuseppe Campos Venuti e a Dino Gavina. Idee e suggestioni da non disperdere. I redattori, selezionando i testi, si sono divertiti ad associare ad ogni intervista una parola invitando i lettori a fare altrettanto. All´intervista a Zygmunt Bauman, il teorico della società liquida, è stata associata la parola «durevolezza». Per Federico Fellini la parola scelta è «attesa». (ilaria venturi)
|