PISA - L’eccellenza in Europa. In evoluzione i modelli dell’alta formazione DANIELA SALVESTRONI MARTEDÌ, 19 OTTOBRE 2010 IL TIRRENO - - Pisa
PISA. Anche il simposio della Normale, che inaugura l’anno accademico, è stato un momento delle celebrazioni del bicentenario. Storici di rilievo internazionale sono sul “Futuro di una tradizione: formazione d’eccellenza nell’Europa contemporanea”, spiegando i metodi d’insegnamento in Italia, Gran Bretagna, Germania e Francia. Nella sala azzurra del palazzo della Carovana hanno partecipato al dibattito i professori Daniele Menozzi della Scuola Normale Superiore, Robert Anderson dell’università di Edinburgo, Lutz Raphael dell’università di Trier, Mauro Moretti dell’università per stranieri di Siena e Gilles Pécout dell’École Normale Supérieure di Parigi. Dopo i saluti del direttore uscente Salvatore Settis e del direttore eletto Fabio Beltram, si è parlato dei modelli universitari nell’ottocento e nel novecento, ma anche dei problemi attuali dell’istruzione superiore. «La Normale di Pisa - ha detto il prof. Menozzi, moderatore del simposio - quando fu fondata recepì il modello francese basato sulla scelta in virtù del merito a prescindere dalle condizioni economiche. L’obiettivo era quello di formare gli insegnanti della scuola secondaria, ma anche la promozione culturale del Paese. Inoltre si ispirò al modello collegiale inglese e alla modalità tedesca di attività didattica attraverso i seminari. Il sistema d’eccellenza, così come quello universitario, hanno saputo reggere al tempo e alla variazione dei regimi. Oggi questo modello durato dalla rivoluzione francese al ’900 è in discussione, per cui ci chiediamo se reggerà rispetto alle richieste della società. La promozione sociale, infatti, non passa più dall’istruzione superiore: basti pensare al successo delle volgarità linguistiche divulgate dalla televisione. Nel contesto attuale le scuole d’eccellenza sono quelle maggiormente in difficoltà». E per quanto riguarda i finanziamenti alla ricerca scientifica dallo Stato, la Germania costituisce un caso eccezionale, perché sono continuati nonostante la crisi economica. Il simposio ha visto anche la nascita di una nuova tradizione alla Scuola Normale Superiore: il direttore eletto Fabio Beltram ha appuntato sulla giacca del direttore uscente Salvatore Settis la nuova spilletta con la sigla Sns.
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