BIENNALE DI SGARBI MILLE ARTISTI E FONDI DIMEZZATI CARLO ALBERTO BUCCI La Repubblica 20-10-10, pagina 59 sezione CULTURA
ROMA - Spinto dal ministro Sandro Bondi, che gli ha chiesto in cambio un padiglione italiano che alla Biennale d' arte di Venezia del 2011 «renda omaggio ai 150 anni dell' Unità d' Italia», Vittorio Sgarbi s' è buttato alla garibaldina nel progetto. E ha immaginato di invadere 27 città del Paese, ma anche 89 straniere grazie all' ospitalità degli istituti italiani di cultura all' estero, con «almeno mille artisti nostrani», soprattutto autori esclusi «dalla mafia del mercato e dei critici». Un progetto spregiudicato che vuole coinvolgere le Regioni nonostante queste siano a secco di fondi dopo i tagli della Finanziaria. «Ma una bella mostra si fa anche con 12mila euro, e poi io sono certo che gli artisti arriveranno accompagnati dai galleristi che, con gli sponsor, ci daranno una mano» assicura Sgarbi. Eppure poco prima aveva accusato il sistema dell' artee il mercato di proporre sempre i soliti nomi noti: Maurizio Cattelan, Michelangelo Pistoletto, Vanessa Beecroft. Coccarda tricolore al bavero, il critico ferrarese ieri al Collegio romano ha annunciato che comunque in cassa ci sono «un milione e mezzo del ministero Beni culturali, uno degli istituti di cultura all' estero», e il ministro Frattini ha annuito, «più uno dalle Regioni». Ma il direttore generale del Mibac Mario Lolli Ghetti ha subito spento gli entusiasmi: «Due anni fa per il Padiglione Italia si spesero 800mila euro, non è detto che nel 2011 si possa fare di più. E dobbiamo ancora dare i 500mila a quello della Biennale architettura ...». Per scegliere i 150 artisti («darò molto alla fotografia dei veri fotografi») divisi in otto sezioni («pittura, scultura, grafica, fino ai grandi chef») nel Padiglione Italia allargato fino a 6000metri quadri alle Corderie, Sgarbi ha deciso di chiedere aiuto a un centinaio di intellettuali: «Ho avuto già il sì di Arbasino, Ceronetti, Fumaroli». Ma gli inviti partiranno anche verso l' indirizzo di Erica Jong, Ferzan Ozpetek, Aldo Busi, Francesco Merlo. Se sul territorio nazionale il "padiglione esteso" di Sgarbi ricorda le mostre organizzate capillarmente dal Sindacato fascista belle arti durante il Ventennio, nella città di Venezia il critico terrà per sé la cura di una mostra sul Museo della mafiae sul Museo della Follia in un palazzo della Laguna. E poi ospiterà tutti i "Blob" di Enrico Ghezzi; a Forte Marghera, la mostra itinerante di Oliviero Toscani e Salvatore Settis con gli scatti sul paesaggio italiano allo sfascio. E poi il confronto tra la ritrattistica cinquecentesca di Lorenzo Lotto e quella di Lucian Freud e Fausto Pirandello. Anche Mantegna e Tiziano tra gli invitati («sono più contemporanei di tanti contemporanei»). Ma soprattutto sue riscoperte, come il ceramista Federico Bonaldi o il pittore Luigi Serafini.
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