TOSCANA - «Prato è poco considerata» 21-10-10, 03Prato IL TIRRENO
PRATO. L’agenda del sindaco Roberto Cenni era così fitta di argomenti da discutere col presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, che nell’ora e mezza del colloquio di ieri pomeriggio, alla fine, c’è stato tempo per trattarne solo per sommi capi. Ma il senso principale dell’incontro è stato uno solo: «Sì al “progetto Prato”, ma la città aiutiamola sempre». C’è da dire che sull’incontro fra sindaco e presidente della Regione aleggiava l’incidente “diplomatico” collegato alla tragedia delle tre cinesi morte nel sottopasso di via Ciulli. Il presidente Rossi, considerato che il Comune non aveva dichiarato il lutto cittadino, decise di chiedere scusa alla comunità cinese per questo comportamento da lui ritenuto poco rispettoso. Un’ingerenza che non piacque a Cenni. «Di questo fatto non abbiamo parlato - ha detto il sindaco - soltanto come premessa abbiamo concordato che il rispetto istituzionale non deve mai mancare». Tempo di bilanci. Giorni convulsi in Regione per l’imminente varo del bilancio 2011. «Ho capito che il presidente Rossi in questo momento sta attraverso un periodo delicato - chiarisce Cenni - basti pensare ai consistenti tagli sui trasporti. Ma vi sono molte questioni che attendono di essere affrontate e quindi oggi abbiamo fatto una panoramica generale con l’impegno di rivederci a novembre». Progetto Prato. Il sindaco Cenni e il presidente Rossi hanno concordato su un punto: il “Progetto Prato” deve andare avanti. La mancanza di fondi non può essere un ostacolo: occorre, è stato detto, che si percorrano tutte le strade, per giungere al finanziamento necessario. «Comune, Regione, Stato, Comunità Europea - osserva Cenni - possono contribuire. Così come è accaduto con la sicurezza o con gli ammortizzatori sociali abbiamo visto che il Governo è capace di ascoltare le richieste di Prato». Niente penalizzazioni. E’ lungo l’elenco di presunte penalizzazioni subìte da Prato che il sindaco Cenni ha evidenziato al presidente Rossi. «I 13 milioni di euro recuperati nel Patto di stabilità sono un esempio. Vi sono situazioni in cui Prato avrebbe diritto ad ottenere maggiore peso: penso alla sicurezza o al sociale dove si considerano gli abitanti virtuali e non quelli reali. O l’opportunità, in parte persa, per la costruzione di nuove case popolari». Parco museale. Nell’agenda di Cenni c’era posto anche per il parco archeologico, per le Cascine di Tavola e per il parco museale che dovrebbe sorgere davanti al Pecci. «I soldi, dieci milioni di euro, sono già stati stanziati per il polo espositivo: e allora che ci sia dato il modo di utilizzarli» conclude Cenni.
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