Firenze. Biglietterie in sciopero, Uffizi gratis Francesca Puliti Il nuovo Corriere di Firenze 23/10/2010
Posti a rischio, lavoratori in allarme per il bando di gara dei servizi museali
FIRENZE - Uffizi e Galleria dell'Accademia gratis per Ognissanti. No, non è una trovata pubblicitaria né tantomeno un'iniziativa di promozione culturale, ma quel che verosimilmente accadrà se i bigliettai manterranno la promessa di scioperare per protesta contro il mancato rispetto delle garanzie sindacali nel prossimo bando di gara, indetto dal Ministero dei beni culturali. Il bando per l'assegnazione dei servizi di biglietteria, bookshop e ristorazione nei musei statali potrebbe uscire da un giorno all'altro. Solo che i diretti interessati non lo hanno ancora visto, ne tanto- meno i sindacati hanno avuto la possibilità di aprire una discussione né col Ministero né con la Soprintendenza, a causa del più italiano dei giochi di rimpallo. E allora il 30 o il 31 ottobre (lo si deciderà martedì in assemblea) il personale di Firenze Musei, che ha in gestione le biglietterie nei musei statali fiorentini, non si presenterà a lavoro: e se non ci sarà nessuno a staccare i tagliandi all'ingresso, il risultato potrebbe essere un accesso libero alle sale, comunque sorvegliate dalla vigilanza, che fa capo direttamente al Ministero. Per la gioia di fiorentini e turisti, ma con una perdita onerosa per lo Stato, considerata la vicinanza della festività del i novembre. A decidere se aprire o no i cancelli degli Uffizi o di Palazzo Pitti in caso di sciopero sarà la soprintendenza. "Ma potrebbe non farlo, perché non ci sono le condizioni di sicurezza - sottolinea Fabio Giunti di Fil-cams Cgil - : il ministero, infatti, non assume più nessuno da anni e spesso sono proprio i dipendenti di Firenze Musei a colmare le lacune del servizio, anche in ambito di sorveglianza". Sono 250 i dipendenti di Firenze Musei, di cui i6o a tempo indeterminato. Quanti di loro possono essere a rischio non è dato sapere, tutto dipende dalle condizioni del bando di gara. Si sa solo che, se finora biglietteria e bookshop erano affidati a una sola azienda, in futuro si prevede la ripartizione dei compiti su tre aziende diverse. Il che potrebbe far venir meno dei diritti sindacali acquisiti, secondo la Cigl. Non solo: la legge garantisce il riassorbimento dei dipendenti solo per il primo anno, poi non ci sono garanzie. E Ministero e Soprintendenza tacciono.
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