Edifici storici, mantenere sgravi fiscali La Padania 23/10/2010
«Salviamo il patrimonio artistico attraverso le agevolazioni a chi vi risiede»
“Mantenere le agevolazioni fiscali, attualmente previste dalla normativa tributaria, per gli immobili di pregio artistico o storico, credo sia un dovere ben preciso”. Roberto Ciambetti, assessore veneto al bilancio, ha scritto al ministro Giulio Tremonti e al presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani, caldeggiando la revisione della norma del federalismo municipale che a partire dal 2014, quando entrerà a pieno regime l'imposta unica, potrebbe creare non pochi problemi. «È vero che la norma sgrava dalla futura imposta municipale gli immobili adibiti ad abitazione principale del proprietario - scrive Ciambetti - però vi assoggetta quelli classificati come ville, castelli, palazzi con eminenti pregi artistici o storici, nelle categorie catastali Al, A8 A9*. Secondo l'assessore regionale «la possibilità che vengano meno le agevolazioni tributarie attualmente vigenti, derivanti dalla legge 2 agosto 1982 n. 512 sul Nuovo Regime Tributario dei Beni Culturali e ribadite dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 346 del 2003, determinano un rischio grave: la sottrazione di risorse necessarie per il mantenimento di un patrimonio di straordinaria ricchezza artistica e culturale”. «Al di là della legislazione che fonda la sua logica nell'articolo 9 della Costituzione - spiega Ciambetti - c'è il problema concreto di cosa dobbiamo e possiamo fare per difendere questo patrimonio. Ribadendo che mi riferisco esclusivamente a vere e proprie residenze. cioè a edifici abitati, mi sembra che le agevolazioni fiscali per i beni architettonici o di pregio storico non rientrino in quelle forme di elusione fiscale sicuramente censurabili. Penso al mio Veneto, al patrimonio che sta alla base di quella che chiamiamo civiltà della villa; penso a quanto sta accadendo al Villino Forni Cerato a Montecchio Precalcino, opera attribuita al Palladio e tutelata dall'Unesco, ma in condizioni penose, fatiscente giacché la proprietà non sembra interessata a mantenere un bene così prezioso. Ma ci sono altre realtà dove i proprietari fanno l'impossibile per salvaguardare un bene prezioso che in verità appartiene a tutti”. «Ecco perché difendo il mantenimento dell'attuale previsione di agevolazione tributaria - conclude l'assessore - Chiedo troppo? No, chiedo solo di aiutare a difendere il nostro patrimonio d'arte”.
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