NAPOLI — Il lago d’Averno passerà allo Stato CORRIERE DEL MEZZOGIORNO 24 ott 2010 Caserta
Si fa più vicina l’acquisizione del lago d’Averno al patrimonio statale: con due anni di ritardo, e solo dopo il clamoroso sequestro disposto dalla Procura lo scorso luglio nell’ambito di un’inchiesta sulle attività dei casalesi, l’avvocatura generale dello Stato ha comunicato ufficialmente alla Soprintendenza ai Beni ambientali la sentenza della Cassazione che ribadisce come «i laghi devono senz’altro considerarsi pubblici». La nota, con protocollo GP25951, ha dunque rimesso in moto il meccanismo che si era inspiegabilmente inceppato. È stata inoltrata il 28 luglio, un paio di settimane dopo il sequestro fatto dalla Dia a Gennaro Cardillo: il provvedimento dei magistrati, evidentemente, ha avuto l’effetto di spingere la pratica fuori dal cassetto in cui era finito. Gennaro Cardillo, ritenuto dalla Dda vicino ai casalesi, nel 1991 aveva acquistato il lago dalla famiglia Pollio, i cui antenati lo avevano ricevuto in dono dai Borbone. Poco dopo cominciò la complessa vicenda giudiziaria alla quale la Cassazione nel 2008 mise la parola fine. L’iter per l’iscrizione del lago nel registro demaniale, tuttavia, prevedeva alcuni passaggi fino a luglio mai compiuti. Ora finalmente questo obiettivo è più vicino. La situazione ancora incerta, tuttavia, ha come conseguenza che il lago sia ancora sotto sequestro: nessuno ha chiesto la revoca del provvedimento.
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