PALERMO - Sigilli all' impero del re del mattone sequestro da 30 milioni a Rizzacasa ROMINA MARCECA La Repubblica 30-10-10, pagina 10 sezione PALERMO
L' IMPRENDITORE Vincenzo Rizzacasa puntava all' edilizia di lusso. Con la sua azienda, la Aedilia Venusta, avrebbe presto realizzato un residence a cinque stelle nella settecentesca Villa Barone Lanterna che si affaccia sul porticciolo dell' Acquasanta. Un complesso con 15 appartamenti e due studi professionali. La villa, dove sgorgano in una grotta le acque termali, è uno dei beni che la sezione Misure di prevenzione della polizia ha sequestrato all' imprenditore di 63 anni, arrestato a giugno per trasferimento fraudolento di valori e riciclaggio aggravato e tornato libero a settembre. Un patrimonio da 30 milioni di euro riconducibile, secondo le indagini della Procura, all' attività di Rizzacasa legata ai costruttori mafiosi Francesco e Salvatore Sbeglia, soci occulti dell' imprenditore. Quando i poliziotti sono arrivati nella villa dell' Acquasanta hanno scoperto che i lavori erano stati regolarmente concessi. L' autorizzazione era stata firmata nel 2009. Le indagini della Procura, coordinate dall' aggiunto Antonio Ingroia e dai pm Gaetano Paci e Geri Ferrara, continuano per accertare se il complesso, che ha anche una cappella in passato meta di pellegrinaggio, avrebbe dovuto godere della tutela della Sovrintendenza ai beni culturali. «La mafia è una sanguisuga - ha spiegato ieri il questore Alessandro Marangoni, nel suo ultimo giorno a Palermo - Noi continueremo a mettere le mani nelle tasche di Cosa nostra». Il sequestro a Vincenzo Rizzacasa, uno dei più grossi degli ultimi tempi, conta anche diverse aziende, tra cui l' impresa edile «Aedilia Venusta srl» con sede in via Principe di Villafranca 35, costituita nel 2001, sette magazzini in vicolo Monacelli, Stalluzza, via dei Coltellieri e via Luigi Siciliano Villanueva, sei appartamenti in via dei Coltellieri e in via Albergheria, una Mercedes Slk 280, una Smart, una Punto, una 600 e una Volkswagen Touareg 2.5, un autocarro e un motociclo. Sotto sequestro sono finite pure le imprese edili «Immobiliare Sant' Anna srl», con sede in via Agrigento 32, e «Verde Badia srl», in via Giusti 35, costituita nel 2007. Di questa società fanno parte anche i terreni che si trovano in via Badia sui quali è stato costruito un complesso residenziale con quattro edifici a sei piani per un totale di 35 appartamenti con posti auto. Sotto sequestro anche l' impresa edile di Gianlorenzo Rizzacasa, figlio dell' architetto, con sede in via Meli 49 e costituita nel ' 97, e che comprende anche un locale commerciale in via Giovanni Meli 49, e un appartamento di due vani in via Scippateste 4. «Indaghiamo sugli uomini - ha detto l' aggiunto Ingroia - ma dobbiamo indagare anche sui beni». Rizzacasa, come hanno ricostruito gli investigatori, ha costruito negli anni un impero economico. Da preside di una scuola in provincia di Messina ha iniziato la scalata nel mondo dell' edilizia con una piccola impresa intestata al figlio Gianlorenzo. La svolta nel 2005, con la creazione dell' Aedilia Venusta che gli ha consentito di diventare uno degli imprenditori più impegnati nelle ristrutturazioni nel centro storico di Palermo.
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