FIRENZE - Giotto, un trasloco-kolossal MARA AMOREVOLI La Repubblica 29-10-10, pagina 9 sezione FIRENZE
NON è stato un volo sotto gli occhi del mondo come fu per il Perseo di Cellini, quando a giugno del 2000 fu ricollocato in piazza della Signoria. E' mancata la folla, ma non le emozioni, quando la grande Croce dipinta da Giotto, ingabbiata e incartata nel cellophane bianco come un immenso pacchetto, ha varcato la soglia delle chiesa di Ognissanti. Ore 10.30 di ieri: le note dell' organo suonato da una delle suore francescane, gli occhi attenti dei funzionari dell' Opificio delle Pietre Dure al millimetrico passaggio sotto la porta, le mani ferme sul carrello di una decina di operai dell' impresa Arteria. Lentamente la processione di addetti ai lavori attraversa la navata per riportare, dopo 10 anni di assenza, il crocifisso nella nuova collocazione della cappella di sinistra. Già dalle 9 una piccola folla si era radunata in attesa in piazza Ognissanti. Carabinieri, curiosi, turisti e vigili per deviare il traffico da Borgo Ognissanti sul lungarno, fotografi e tivù. Il grande camion è arrivato scortato dalla polizia prima delle 10, e ha depositato il prezioso carico di 450 chilogrammi, bloccato in una gabbia di legno, avvitata su già un piano inclinato fissato ad un carrello basculante. Manovre semplici a vedersi, che tuttavia preoccupavano la restauratrice Paola Bracco, il direttore dell' Opificio Marco Ciatti, in prima linea nelle operazioni di scarico e trasporto con il caposquadra di Arteria Carmine Pepe. Una volta in chiesa, la parte più delicata è stato alzare il pesante legno che, liberato dagli involucri, mostra l' oro, il blu e i rosso vivi dei colori recuperati con il restauro, benché ingabbiato ancora nei supporti. Alle 11.45 ha preso il volo, imbracato con le cinghie, sospeso alle catene di un paranco. «Ora dobbiamo girarlo, collocarlo sul supporto metallico dove sarà appeso per i 4 anelli in ferro» osserva Ciatti, mentre una dozzina di operai dello staff di Arteria movimentano il crocifisso, lo liberano dalla gabbia. Alle 13 è già in sicurezza. Il tempo di una sosta, di un panino, e alle 15 .10 la Croce è issata, sfolgorante di nuova luce. Tirano il fiato tutti: «E' andata bene, non si è mosso nulla, la superficie pittorica è integra- afferma Ciatti- Ora mancano solo le nuove luci, saranno sistemate martedì prossimo». Per le suore e i padri francescani di Ognissanti è gran festa. «Magari ora chiederemo che ci restituiscano anche la Maestà esposta agli Uffizi» scherza padre Serafino, sapendo bene che è una battaglia persa. La festa per restituzione della Croce sarà il 6 novembre, con la messa solenne alle 16 celebrata dall' arcivescovo Betori.
|