SICILIA - Sequestrato l'«Arco della Zisa» LA SICILIA - Venerdì 26 Novembre 2010 Palermo, pagina 34
beni culturali. Accertamenti dei vigili urbani su degrado e pericolo crollo
Monumenti in stato di abbandono e fortemente degradati. Prosegue senza sosta l'attività di controllo del Nucleo tutela patrimonio artistico della polizia municipale. Dopo il sequestro della "Gancia" per un accertato rischio crolli, ieri sempre su disposizione del comandante Serafino Di Peri, i 'caschi bianchi' hanno proceduto al sequestro del complesso monumentale 'Arco della Zisa', sito nell'omonima strada, sottoposto a vincolo monumentale del Codice dei Beni Culturali vigente. Il provvedimento è stato firmato dal giudice per le indagini preliminari Riccardo Ricciardi che ha accolto la richiesta del sostituto procuratore Amelia Luise. Dalle indagini è emerso lo stato di pericolo e le relative condizioni allarmanti di degrado in cui si trova l'«Arco». Il monumento, infatti, presenta i conci di tufo che compongono l'arcata quasi del tutto danneggiati e compromettono la staticità del monumento, minacciando un probabile crollo. Secondo il Nucleo tutela patrimonio artistico, che lavora anche per l'identificazione dei responsabili dell'omessa manutenzione che dovranno rispondere dei reati di danneggiamento del patrimonio storico artistico della Nazione e violazione al Codice Penale su norme di incuria e abbandono, la situazione dell'«Arco della Zisa» è particolarmente pericolosa anche per il consentito flusso pedonale e veicolare nella zona. I mezzi pesanti urtano l'arcata e ne provocano l'instabilità. Per questi motivi si è deciso anche di inibire la circolazione ed il traffico, dirottato sulla parallela via Eugenio L'Emiro. «Il sequestro della Chiesa della Gancia e dell'Arco della Zisa - ha detto il comandante Di Peri - sono gli ultimi due interventi che prolungano la nostra convinta attenzione per la salvaguardia dei beni monumentali della città. I nostri sforzi non si esauriranno. La difesa delle bellezze architettoniche rappresentano un dovere istituzionale di prim'ordine». leone zingales
26/11/2010 |