SICILIA - Gli argenti ritornano in «vetrina» ad Aidone LA SICILIA Giovedì 02 Dicembre 2010* Speciali, pagina 45
Domani il convegno «Sacri agli dei». L'assessore Sebastiano Missineo: «A febbraio festeggeremo il rientro di Venere»
S'intitola «Sacri agli dei», come l'iscrizione riportata su uno dei magnifici reperti restituiti alla Sicilia dagli Usa, il convegno internazionale di archeologia che, domani, celebra il definitivo ritorno degli Argenti di Morgantina nel Museo Archeologico di Aidone di Enna. L'inaugurazione della nuova sezione espositiva, allestita nel museo per questa preziosa argenteria d'epoca ellenistica conosciuta anche come il «Tesoro di Eupòlemos», l'ultimo proprietario, si svolgerà alle 15.30 alla presenza del presidente della Regione Siciliana, Raffaele Lombardo, dell'assessore regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana, Sebastiano Missineo, e del senatore Francesco Rutelli che nel 2007, in qualità di Ministro della Cultura, siglò l'accordo bilaterale fra Italia e Usa per la restituzione di una serie di reperti trafugati illegalmente dal nostro Paese, venduti a collezionisti multimiliardari ed esposti per anni nei musei statunitensi. «Il ritorno ad Aidone degli argenti di Morgantina non è che la prima importante tappa di un programma di iniziative che abbiamo messo in moto per consentire al territorio di Enna di tornare a vivere nel segno della cultura e dell'arte - dice l'assessore regionale dei Beni culturali e dell'Identità siciliana, Sebastiano Missineo -. Ho spesso ripetuto che le strade dell'ennese non sono le highway californiane e che Aidone non è Malibù ma certamente questa è una grande occasione di riscatto che non dobbiamo farci sfuggire. Domani accoglieremo gli argenti, tra febbraio e marzo festeggeremo il ritorno della Venere in Sicilia, nel museo di Aidone che diventerà la sua casa. La provincia di Enna, con Morgantina, con la villa del Casale di Piazza Armerina e con la Venere deve diventare un polo d'eccellenza, turistico e culturale, dove i visitatori potranno ammirare una parte importante del nostro immenso patrimonio». «Sacri agli dei» sarà il filo conduttore della manifestazione, organizzata dal direttore del Parco Archeologico di Morgantina, Enrico Caruso, dal Soprintendente per i Beni culturali e ambientali di Enna, Fulvia Caffo, e in collaborazione con il Sindaco del Comune di Aidone, Filippo Gangi, per sottolineare l'importanza che per la comunità ennese rappresentano questi «ritorni» nel Museo Archeologico di Aidone, un ex convento dei frati cappuccini già ricco di preziose testimonianze del culto della «grande madre», la dea Demetra - venerata in santuari proprio in queste valli degli Erei - che con l'arrivo degli Acròliti (2009), degli Argenti (2010) e della celebre Venere di Morgantina, previsto per la primavera del 2011, si configura sempre di più come uno scrigno pieno di tesori per gli appassionati di arte antica. Per creare una nuova scena degna di ospitare gli argenti «sono stati svuotati tre ex magazzini archeologici - spiega il direttore del Parco, Enrico Caruso - e così, agli spazi espositivi esistenti, si aggiungono oggi due nuovi ambienti, uno dei quali è un vasto salone illuminato da tre ampie finestre: il locale più bello e luminoso del museo. Grazie ai fondi PO FESR 2006-2013, il progetto punta a raddoppiare la superficie del museo che - con l'arrivo della Venere e con il sito di Morgantina - diverrà una meta ineludibile per la conoscenza delle antiche civiltà della Sicilia e del Mediterraneo». Alle 15,30 l'inaugurazione con il taglio del nastro da parte del presidente Lombardo, dell'assessore Missineo e del senatore Rutelli nella nuova sala del museo di Aidone. La giornata comincerà però alle 9,30 con il convegno, moderato dal dirigente generale del Dipartimento regionale dei Beni Culturali, Gesualdo Campo, in programma nell'ex Mattatoio, a piazza Giovanni Paolo II. L'allestimento museale, curato dal direttore del Parco Archeologico di Morgantina, prevede, anche l'esposizione di una raccolta di reperti inediti della casa di Eupòlemos (III sec. a.C.) recuperati durante le campagne di scavo dirette da Malcolm Bell. In mostra saranno una grande àrula (altare domestico), vasellame da mensa, anelli, spatole e stiletti in bronzo, vasetti miniaturistici e due "singolari" monete separate da duemila anni di storia e divenute simbolo della romanzesca avventura degli argenti. Si tratta di una sikeliòtan, la moneta coniata proprio a Morgantina intorno al 212 a.C. con l'effige di una dea, Persefone o Demetra - la grande madre il cui culto si celebrava nel Santuario S. Francesco Bisconti - e una moneta da cento lire del 1978 con la dea Atena e l'ulivo. Un prezioso indizio per gli archeologi-investigatori che, in un colpo solo, hanno potuto datare gli argenti di Eupòlemos - nascosti nottetempo nel 211 a.C. dal loro proprietario ai romani conquistatori - e gli ultimi scavi clandestini che per trent'anni hanno sottratto a un'intera comunità, quella ennese e siciliana, passato e futuro. "Gli argenti in mostra - aggiunge il Soprintendente ai Beni culturali di Enna, Fulvia Caffo - sono espressione della cultura di un centro della Sicilia fiorente come Morgantina e di una cultura classica che fu modello universalmente riconosciuto nei secoli e nelle civiltà successive". Gli "Argenti di Morgantina", restituiti all'Italia all'inizio del 2010, tornano ad Aidone dopo una tournèe coordinata dall'assessorato regionale dei Beni Culturali e dell'Identità Siciliana cominciata la primavera scorsa al Palazzo Massimo di Roma, proseguita al Museo Salinas di Palermo e conclusasi a Shangai, in Cina, in occasione dell'Expo. Al Museo Archeologico di Aidone gli argenti affiancheranno gli Acròliti di Demetra e Kore (VI sec. a.C.) che, provenienti dal Bayly Art Museum della Virginia University, dal dicembre del 2009 si possono ammirare nell'allestimento realizzato con il contributo creativo della stilista Marella Ferrera che ha curato la "vestizione" delle due dee, madre e figlia.
02/12/2010
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