ROMA - Piazza Navona, class action dei residenti. Da Milano a Napoli cresce la protesta LAURA SERLONI GIOVEDÌ, 30 DICEMBRE 2010 LA REPUBBLICA - Cronaca
La rivolta contro il tavolino selvaggio "Giù le mani dalle piazze degli italiani"
Bar e ristoranti sempre più invadenti. Nel centro di Roma abusivi fino a sette gazebo su dieci. I cittadini: "Uno scempio"
Sono rimasti lettera morta i piani della Soprintendenza comunale ai Beni architettonici per restituire dignità ad una piazza violata che è patrimonio dell´Umanità. E la delibera approvata nel 2006 sui "piani di massima occupabilità" non ha ancora trovato applicazione. Così i residenti di 18 associazioni, stanchi di veder deturpato uno dei salotti più prestigiosi della Capitale, hanno avviato un´azione collettiva contro il degrado. La protesta è romana, ma la rivolta tocca diverse piazze italiane da Milano a Bari, da Venezia a Bologna: tutte dichiarano guerra con esposti e manifestazioni al "tavolino selvaggio", all´inquinamento acustico e al caos movida. Il progetto della Soprintendenza romana riduce drasticamente l´area che può essere occupata dai dehor ma i limiti sono quotidianamente evasi. «Nonostante le numerose promesse di riqualificazione e gli incontri con i rappresentanti del Comune, non si pone freno alle occupazioni fuorilegge in quello che è il palcoscenico del Bernini, figuriamoci in altre zone - dice Lorenzo Santovincenzo del Coordinamento romano - È uno scempio». A Milano, le notti insonni per i residenti di parco Sempione hanno portato a una denuncia al primo cittadino. È in quella zona di case antiche e residenze di pregio che nel giro poco tempo hanno aperto ben 15 locali notturni. E all´inizio di corso Sempione, i bar allargano la loro superficie con pouff e divanetti così come sui Navigli dove, soprattutto in estate, i commercianti conquistano pezzi di marciapiede a volte non lasciando neanche lo spazio per il passaggio. A Napoli, invece, nella zona di Chiaia e nel quadrilatero tra piazza Medaglie d´Oro, piazza degli Artisti e via Vanvitelli, tavolini, sedie e fioriere spuntano come funghi. A Palermo, il caso è emblematico: circa un anno fa, il Comune scoprì che soltanto 100 gazebo su 600 erano stati autorizzati. Da lì, il giro di vite per ridare decoro alla città. Piazza Santo Spirito e piazza Santa Croce, a Firenze, sono le aree della movida e dello spaccio. Sono piovute decine di denunce, invece, in piazza Verdi e nella zona di via del Pratello a Bologna: i comitati hanno raccolto centinaia di firme per chiedere una stretta sulla vita notturna, quella che da nord a sud turba i sonni degli italiani. |