GENOVA : Intervista al Minsitro Urbani«Il Governo sulla città ha investito 73 milioni» IL SECOLO XIX 23.10.2004
Genova adesso deve pensare al futuro. Il grande sforzo che l'Italia ha fatto per questa città in quest'anno della cultura è finalizzato a questo risultato». Il giorno del ministro ai Beni Culturali Giuliano Urbani nella capitale europea della cultura è arrivato. Ieri, davanti alla Commenda di Pré, in occasione dell'inaugurazione della mostra "I liguri, un antico popolo europeo tra Alpi e Mediterraneo", il ministro è stato accolto dal sindaco Giuseppe Pericu, dai presidenti della Regione, Sandro Biasotti, e della Provincia Alessandro Repetto, dal giudice costituzionale Fernanda Contri oltre che dal Comitato Genova 2004 al gran completo guidato da Davide Viziano.
Signor ministro, in molti qui in città la aspettavano per l'inaugurazione dell'anno della cultura... «Il lavoro di ministro comporta una serie di impegni assai numerosi e non solo in Italia. Recentemente, ad esempio, sono stato a Londra per l'inaugurazione della mostra su Raffaello e in quella occasione rappresentavo tutta l'Italia, compresi i genovesi. E' vero che non sono stato alle grandi inaugurazioni precedenti ma chi si lamenta della mia assenza da Genova dimostra di avere poca memoria: quest'anno questa è la quarta volta che ci vengo».
Perché ha scelto proprio l'inaugurazione della mostra sui Liguri? «Forse perché è quella più affine ai miei studi. Non voglio e non posso fare classifiche di quanto fatto in questo 2004 a Genova ma credo che questa esposizione, l'imponente ricerca storica che vi sta alle spalle, abbia un particolare valore. In primo luogo perché da conto di una serie di scoperte che solo negli ultimi vent' anni hanno fatto luce su questo popolo. Sapere chi si è stati aiuta a capire che cosa si vuole essere in futuro».
Una domanda da ligure, da genovese... «Vuole sapere delle "palanche"...».
Beh sì. Che fine ha fatto l'ultimo finanziamento di 5 milioni di € per GeNova 2004?
«Quei soldi arriveranno. E' un preciso impegno che il ministero ha preso e che onorerà. Entreranno a far parte dei fondi a disposizione della Arcus, una società nata a livello nazionale per la promozione dei grandi eventi e che potrà dire la sua anche per gli anni a venire a Genova. Se quei 5 milioni non sono ancora arrivati è perché la domanda è giunta in ritardo, quando ormai non era più possibile inserire il finanziamento negli stanziamenti 2004. Saranno messi a bilancio per il 2005».
Tutto risolto, dunque? «Certamente. Il sindaco Pericu può contare su quei soldi. Vorrei però sottolineare che il Governo ha avuto nei confronti di GeNova 2004 un'attenzione senza precedenti in Italia stanziando sinora 73 milioni di euro che, a consuntivo, raggiungeranno quota 100. Il triplo di quanto ebbe Bologna capitale europea della cultura dal governo Prodi».
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