FRATTAMAGGIORE - Saccheggiata la collezione Auletta, spariti tomi del '700. Marco Di Caterino Mattino-Napoli
L'accusa del direttore: da sette anni nonostante i solleciti manca anche la copertura assicurativa. Ladri nella biblioteca comunale disattivato il sistema di allarme polemiche sulla sicurezza. Ai ladri è bastato staccare la corrente elettrica che alimenta l'antifurto e forzare (nemmeno troppo) le serrature dei cancelli pedonali e di una finestra per rubare un centinaio di libri. Testi preziosi. Tomi rari risalenti al 1700, custoditi nella biblioteca comunale di Frattamaggiore. A finire chissà dove, i libri della collezione di Gennaro Auletta, giornalista e scrittore frattese, capostipite dei traduttori degli autori francesi del romanticismo. E che sia stato un furto mirato lo attesta il fatto che i ladri non hanno nemmeno toccato quindici nuovi computer, rubando oltre a quei libri della collezione Auletta, anche poche decine di euro, dalla stanza della segreteria. Il furto è stato scoperto ieri mattina, quando Domenico Palmieri, direttore della biblioteca, ha aperto i locali. Il funzionario ha immediatamente allenato gli agenti del commissariato di Frattamaggiore, diretto dal vicequestore Angelo Lamanna. Sul posto, gli specialisti della Scientifica, che per tutta la mattinata hanno eseguito i rilievi, alla ricerca di impronte digitali e tracce di materiale biologico. I ladri, come hanno accertato i poliziotti, hanno avuto davvero vita facile. Accennare a telecamere di video sorveglianza, è per Domenico Palmieri, toccare nervi scoperti. «I1 26 aprile scorso - dice il direttore - la collezione e i volumi più preziosi della collezione Auletta, erano stati presentati nel corso del convegno per le celebrazioni del centenario della nascita di Gennaro Auletta. E a qualcuno è venuta l'idea di portarsi via i libri. E - conclude il responsabile della biblioteca - se aggiungete che da sette anni, nonostante i solleciti, siamo anche senza assicurazione per il furto dei volumi, avete ben chiara la situazione di come stiamo messi a livelli di sicurezza». E nessun dubbio degli inquirenti, sul fatto che il furto sia stato commissionato o da qualche collezionista o da qualche mercante d'arte, privo di scrupoli, ma con le idee molto chiare su come guadagnare qualche decine di migliaia di euro. Le reazioni non si sono fatte attendere. «Vigileremo sulla rete e anche nel mercato dei bibliofili - dice Franco Montanaro, presidente dell'associazione degli Studi atellani, che si occupa di storia locale - Terremo bene aperti gli occhi, e siamo pronti a segnalare alle forze dell'ordine, chi ha acquistato i volumi rubati, privandoci di un pezzo della nostra storia».
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