Lazio. Sì al Piano casa delle polemiche Francesco Di Frischia Corriere della sera - Roma 28/7/2012
Corsa contro il tempo per modificare il testo del 2011 ed evitare il giudizio della Consulta Scontro Polverini-Ornaghi sui cambi. L'opposizione: denunceremo
Via libera dal Consiglio regionale del Lazio ad alcune modifiche del «Piano Casa». Le nuove norme permettono di evitare il giudizio della Corte Costituzionale al testo varato un anno fa dalla Pisana, dopo il ricorso fatto dal Governo Berlusconi a ottobre 2011. Dure critiche dall'opposizione che è uscita dall'aula al momento della votazione: i Radicali annunciano una denuncia penale. Ma è scontro tra il ministro dei Beni culturali, Lorenzo Ornaghi, e i vertici della Regione. «Mai alcun atto o documento è stato sottoposto alla valutazione del ministero — dicono al Mibac — e nessuna intesa è mai intercorsa sulle modifiche da approvare». L'assessore Ciochetti replica: «Le modifiche sono state discusse e concordate non con i ministri, ma con il competente Dipartimento del ministero degli Affari regionali». Francesco Di Frischia
Via libera dal Consiglio regionale del Lazio nella notte tra giovedì e venerdì ad alcune modifiche del «Piano Casa». Le nuove norme permettono di evitare il giudizio della Corte Costituzionale al testo varato un anno fa dalla Pisana, dopo il ricorso per incostituzionalità fatto dal governo Berlusconi a ottobre 2011. Dopo tre giorni di dibattito il documento ha ottenuto 37 voti a favore e i contrario. L'opposizione è uscita dall'aula al momento della votazione perché, mentre si stavano votando gli emendamenti, la giunta Polverini ne ha presentato uno sostitutivo dell'intero testo, facendo decadere tutti gli emendamenti depositati. Pd, Sel, Idv, Verdi e Lista Civica hanno duramente protestato parlando di «delegittimazione del consiglio» e di «sospensione della democrazia». E Giuseppe Rossodivita e Rocco Berardo (Radicali - Lista Bonino Pannella) hanno annunciato una denuncia penale. Replica Luciano Ciocchetti, assessore all'Urbanistica: «Questo provvedimento andava approvato con urgenza. Avevamo un impegno assunto con il ministero degli Affari regionali, di votare entro la fine di luglio, per evitare il giudizio della Corte costituzionale. Di fronte a oltre 445 emendamenti presentati complessivamente, abbiamo scelto di seguire questa strada, per rispettare gli impegni presi». Tra le modifiche portate «l'intervento nelle aree naturali protette — aggiunge Ciocchetti — la modifica dei piani integrati, la correzione di errori di perimetrazione delle zone vincolate e la questione del silenzio-assenso della legge nazionale sul condono edilizio». Il provvedimento «risponde in primo luogo all'emergenza abitativa e dà una boccata d'ossigeno al settore dell'edilizia particolarmente colpito dalla grave crisi economica — ricorda Renata Polverini, presidente della Regione —. Inoltre da oggi 1.600 famiglie romane saranno molto più tranquille di quanto non fossero fino a ieri», riferendosi alle nuove regole per l'assegnazione delle case popolari che favoriscono l'esaurimento delle vecchie graduatorie anche in presenza di nuovi bandi. Nel testo sono anche stati recepiti alcuni emendamenti dell'opposizione che, secondo Ciocchetti, «hanno contribuito a migliorare il Piano Casa».
Le modifiche La sanatoria non sarà automatica. Viene eliminata la parte relativa alle concessioni in sanatoria ottenute tramite la norma del silenzio-assenso In aree protette no a campi di calcio Viene eliminata la parte relativa alla possibilità di realizzare impianti sportivi all'interno di aree naturali protette Per costruire serve il nulla osta Viene specificata la necessità del nulla osta preventivo dell'ente gestore nel caso di interventi che ricadono in aree protette Cambi d'uso, esclusi cinema e teatri Vengono modificate le norme sui cambi di destinazione d'uso (possibili ma anche per parti dell'edificio): sono esclusi teatri e cinema Alloggi popolari: come assegnarli Nuove norme per assegnare le case popolari a Roma: favorito l'esaurimento di vecchie graduatorie pur in presenza di nuove Nuove strutture per gli enti religiosi Gli enti religiosi possono realizzare edifici di culto con la costruzione di strutture residenziali e commerciali fino a 3 mila metri quadrati C'è il mutuo sociale per famiglie disagiate Famiglie a basso reddito possono accedere a mutui «sociali» agevolati (rate mensili non superiori al 20% del reddito del familiare)
La vicenda Agosto 2011 Il Consiglio regionale del Lazio vara il «Piano Casa»: previste tra l'altro nuove piste da sci sul Terminillo, 60 porti lungo le coste del Lazio e il silenzio assenso alle concessioni ottenute su aree verdi, interventi nei parchi e nelle aree protette con deroghe ai piani paesaggistici Ottobre 2011 Le norme sono duramente criticate dagli allora ministri dei Beni culturali, Giancarlo Galan, e dell'Ambiente, Stefania Prestigiacomo, che minacciano di dimettersi. «Non permetterò mai certi abusi», tuona Galan. Il Governo Berlusconi impugna il documento di fronte alla Consulta Luglio 2012 Nella Giunta Polverini per protestare contro il ricorso alla Consulta, il 25 ottobre 10 assessori si dimettono Premio È la cubatura (fino a 60 metri quadrati) prevista come premio per ampliare le abitazioni unifamiliari esistenti
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