Appello per salvare il Castello di San Lorenzo del Vallo (CS)
Associazione di Promozione Sociale "Il Castello"
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Il Castello di San Lorenzo del Vallo (XV secolo)
Il Castello di San Lorenzo del Vallo è tra i più belli della regione. Sorge su una collina che domina la Valle dell'Esaro, importante per i ritrovamenti di un'Arula Fittile greca (IV secolo A.C.), e numerose monete di epoca romana. A pianta quadrangolare con quattro torri perfettamente simmetriche simili ad artigli d'aquila, parte a carena, è da considerarla tra i gioielli
dell'archittetura militare. Intorno ad un'aperta campagna domina spazi
interminabili, un po' come il Castello di Melfi. Abitato fino alla seconda
guerra mondiale, subì il degrado negli ultimi decenni. Ha fondamenta a
scarpata, in pietra locale, circondate da terrapieno. Riconducibile al XIII -
XIV secolo, appartenne certamente al Sangineti di Altomonte ed ebbe in seguito
diversi rifacimenti. Tra le prime ristrutturazioni sono storicamente
documentabili un rifacimento nel 1496 insieme al Castello Aragonese di
Castrovillari. L'aggiunta nella parete del lato est avvenne nel XVI secolo al
tempo dei Pescara per assumere poi la facies attuale, durante la permanenza
della Marchesa Lucrezia della Valle degli Alarcon - Mendoza, nel XVIII secolo.
Si pensa che al tempo di Suena della Porta, napoletana, moglie di Marcello
Pescara, abbia annoverato tra gli ospiti illustri, il giovane Campanella, in
quel tempo novizio presso il convento Domenicano di Altomonte. Esisteva
certamente alla venuta degli albanesi di Spezzano Albanese, intorno al 1472,
al tempo dell'Arcivescovo Saraceni di Rossano. La recente scoperta del prof
Francesco Rende degli atti dei notai Sebastiano Rizzo e Persio Rizzo è ricca
di notizie ed è interessante perché documenta i primi rapporti tra due
popolazioni diverse agli inizi del secolo XVI. Il Castello passò in seguito al baroni Longo, dopo l'evasione feudale e da questi all'UNLA (Unione Nazionale
Lotta contro l'analfabetismo), nel 1964. Il Castello fu ceduto, dalla baronessa Virginia Bombini in Longo, per scopi socio - culturali, ma in realtà
dal 1964 al giorni nostri ha avuto ed ha una gestione privata ad uso privato
mediante un'appropriazione illegale. Nonostante nel 1978 il Ministero dei Beni
Culturali abbia promosso il Castello a Bene di Interesse Storico - Artistico,
con Decreto Ministeriale n° 12779 del 6 giugno 1978 e nonostante tre
interventi di ristrutturazione, oggi il Castello vive un degrado endemico,
soprattutto perché le Amministrazioni presenti e passate non hanno mai
affrontato seriamente il problema.
N. B.: Il Castello di San Lorenzo del Vallo é stato dichiarato inagibile dalla
Sovrintendenza Beni A. A. A. della Calabria e quindi é chiuso al pubblico.
Il Presidente
Vincenzo Giordano