A DIDATTICARTE, SISTEMA EDUCATIVO DI STORIA DELL’ARTE SUL WEB, IL PREMIO SILVIA DELL’ORSO 2016. 2016-12-15 Premio Silvia dell'Orso
Verrà consegnato a Milano il 15 dicembre dall’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso il riconoscimento intitolato alla memoria della giornalista e saggista* che ha dedicato la sua vita alla divulgazione delle tematiche legate ai beni culturali. Il Premio, alla sua settima edizione, è stato assegnato a Emanuela Pulvirenti autrice di Didatticarte, una piattaforma di insegnamento del disegno e della storia dell’arte che si articola su un sito, un blog, una pagina Facebook, ed è attivo negli ambiti Twitter e Pinterest.
Emanuela Pulvirenti, architetto palermitano e insegnante di storia dell’arte è la vincitrice della settima edizione del Premio Silvia Dell’Orso per il miglior lavoro di divulgazione nell’ambito dei beni culturali. La consegna del Premio avverrà nel corso di una cerimonia pubblica in programma giovedì 15 dicembre alle 18.30 al Mudec, Museo delle Culture (Via Tortona 56, Milano, ingresso libero). Il Comitato scientifico dell’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso – composto da Annalisa Cicerchia, Pietro Clemente, Marisa Dalai Emiliani, Francesco Erbani, Mario Turci e Paolo Cavaglione – ha ritenuto di assegnare l’ambito riconoscimento all’autrice del blog Didatticarte, per il rigore delle informazioni fornite e per la rilevante diffusione a livello nazionale (più di tre milioni di accessi e 4,5 milioni di pagine viste all’anno). A margine della premiazione la vincitrice del Premio dialogherà attraverso una lezione sull’arte contemporanea con gli alunni del Liceo artistico di Brera.
La piattaforma digitale Didatticarte, nata nel 2011 per iniziativa di Emanuela Pulvirenti, è ricca di modalità comunicative, documenti, scambi e contaminazioni. Il suo carattere più rilevante è quello di essere un vero e proprio sistema educativo pensato per il dialogo con gli studenti, gli appassionati d’arte e gli insegnanti. Ha un linguaggio chiaro e semplice capace di introdurre in modo amichevole anche agli ambiti più specialistici. Uno spazio pluridisciplinare ed eterogeneo che accoglie molte delle tematiche legate al patrimonio culturale. La qualità e la pluralità delle fonti visive, l’insistenza sul trasferire all’utente le metodologie per interpretare e costruire discorsi critici, completano un quadro veramente positivo assolutamente coerente con la missione del Premio Silvia dell’Orso e i requisiti richiesti dal bando del Premio. Il Premio, offerto dall’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso, consiste in una dotazione di tremila euro.
Alla sua settima edizione, il Premio Silvia Dell’Orso è l’unico riconoscimento, in Italia, per chi si impegna nella comunicazione rigorosa e puntuale delle problematiche inerenti i beni culturali. “Il Premio Silvia Dell’Orso – sottolinea Paolo Cavaglione presidente dell’Associazione – è il momento più rappresentativo dell’azione che pone la divulgazione al centro delle nostre attività. L’Associazione Culturale Silvia Dell’Orso (www.a-sdo.org) è l’unica, in Italia, che promuove e incentiva la corretta divulgazione quale strumento imprescindibile per formare nei cittadini consapevolezza e sensibilità nei confronti del proprio patrimonio culturale”.
Milano, dicembre 2016
Per ulteriori informazioni: 02.89123122 - 335.5685905 – info@a-sdo.org – www.a-sdo.org ________________________________________________________________________
* Silvia Dell’Orso (1956-2009), giornalista e saggista impegnata nella divulgazione di temi legati ai beni culturali e ambientali, alle arti visive e ai musei ha collaborato per molti anni ai più importanti quotidiani e periodici italiani (Repubblica, la Voce, l’Espresso,”D”, il Giornale dell’Arte), è stata responsabile dei rapporti istituzionali del FAI – Fondo Ambiente Italiano e ha pubblicato, tra l’altro, Altro che musei, la questione dei beni culturali in Italia (Laterza 2002), Quale eccellenza, libro-intervista a S.Settis su La Normale di Pisa (Laterza 2005) e Musei e territorio, una scommessa italiana (Electa 2009). Il suo nome è stato iscritto nel Famedio del Cimitero Monumentale di Milano per il suo contributo alla crescita culturale della città.
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