2008-07-02 - RESTAURO DEL CONTEMPORANEO: CONTINUITA’ DI UN METODO
Istituto Superiore per la conservazione e il restauro
Giornata di studio (in collaborazione con: GNAM, PARC, Fondazione Burri, MACRO, RAI)
Roma, Aula Magna ISCR ( via di S. Michele 23), 2 luglio 2008, ore 9-18
L’Istituto centrale per il restauro (ora Istituto superiore per la conservazione e il restauro) si interessa da più di un decennio di restauro del contemporaneo e da diversi anni ha attivato, all’interno della propria scuola, una nuova area didattica per la formazione di restauratori di arte contemporanea. La possibilità di affrontare problematiche completamente nuove e, almeno in apparenza, incompatibili con quelle tipiche del restauro di opere precontemporanee, senza doversi inventare metodologie e tecniche senza precedenti e, in quanto tali, rischiose al momento in cui le si voglia trasmettere agli studenti, è dovuta alla eccezionale funzionalità della Teoria e della prassi del restauro di Cesare Brandi alle quali, in quanto fondatore e primo direttore, tutta l’attività dell’Istituto si è sempre richiamata: come riconosciuto dai più noti restauratori di arte contemporanea, a cominciare da quello che viene considerato il “patriarca”, Heinz Althoefer e in maniera analoga a quanto è avvenuto quando l’Istituto è intervenuto su opere di culture lontanissime dalla nostra, sia per ideologia del restauro che per materiali e tecniche impiegate ( Cina, India, Giappone, Afghanistan, Egitto, Iraq, etc.). Tre sono i principi brandiani cui ci si può richiamare quando si debba intervenire sulle opere d’arte contemporanea : 1. l’assoluta individualità di ogni opera d’arte, sia sotto l’aspetto materico e conservativo che sotto l’aspetto formale 2. la necessità di un approccio interdisciplinare, inderogabile quando si ha a che fare con materiali e tecniche senza precedenti (optical, New Media, etc.), come accade generalmente nelle espressioni artistiche contemporanee 3. il “restauro preventivo” (e non la mera prevenzione materica) come unica soluzione in presenza di “realtà artistiche” prive di consistenza fisica
Allo scopo di dimostrare nei fatti la validità di tale impostazione globale (teorico-metodologica, operativa, didattica), nel corso della Giornata – riservata agli addetti ai lavori ed agli specialisti del settore - saranno illustrati alcuni esempi di interventi fatti dall’Istituto, tra cui la Maternità di Pino Pascali, il Cavallo morente RAI di Francesco Messina e, in particolare, il Progetto Burri, cioè lo studio conservativo delle opere della Collezione Burri a Città di Castello, nonché le ricerche scientifiche ed il restauro di due di esse, Tutto nero (1957) e Bianco e nero (1971), che saranno esposte per l’occasione. A conclusione ci sarà una tavola rotonda, alla quale parteciperanno Nunzio, Maurizio Calvesi, Oscar Chiantore, Massimo Carboni, Antonio Rava, Antonio Sgamellotti, Maria Vittoria Marini Clarelli, Anna Mattirolo.
E’ possibile prenotarsi per visitare i laboratori di restauro dell’ISCR dove sono conservate le due opere di Burri Tutto nero (1957) e Bianco e nero (1971) appena restaurate. Le visite si svolgeranno dalle ore 13.00 alle ore 15.00. Per informazioni e prenotazioni: tel. 06-48896300, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00.
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