2002-12-14 - Mobilitazione nazionale di Legambiente contro la vendita dei beni pubblici Legambiente
Patrimonio Spa. Il 14 dicembre in piazza: Legambiente lancia una giornata di mobilitazione nazionale contro la vendita dei beni pubblici
Da Alba Fucens a Capo Teulada, dalle atmosfere struggenti di Capo Caccia a quelle brumose dell'Isola di Sant’Andrea nella laguna di Venezia: sono solo alcuni luoghi della manifestazione che Legambiente organizzerà il prossimo 14 dicembre contro la vendita del patrimonio pubblico voluta dal ministro Tremonti per finanziare la realizzazione delle grandi opere.Legambiente ha registrato un crescendo di indignazione di fronte all'ipotesi che tanta parte dei beni del nostro patrimonio pubblico vengano venduti ai privati per pagare le opere del ministro Lunardi. È assurdo vendere i beni di famiglia ed è ancora più assurdo farlo per pagare opere inutili come il Ponte sullo Stretto o la Livorno-Civitavecchia. Per questo Legambiente ha deciso di lanciare una iniziativa di mobilitazione che dia voce all'indignazione di tanti cittadini italiani che, se dovessero andare in porto i progetti del ministro, si ritroverebbero, come dire, un po' meno italiani.Del resto se l'identità di un popolo cresce e viene alimentata dal patrimonio pubblico, venderlo equivale a vendere non solo un pezzo di paese, ma anche un po' della propria identità, del proprio senso di comunità. Dietro lo slogan "L’Italia non è in vendita", Legambiente ha deciso di mobilitare i propri circoli e i numerosi sostenitori in giro per il paese chiedendo di individuare, regione per regione, un luogo simbolico dove organizzare un sit-in, una mobilitazione, un blitz, insomma un'iniziativa che dia voce allo sconcerto e alla rabbia di quanti non si rassegnano a vendere. E le risposte sono arrivate a decine: gli abruzzesi si sono dati appuntamento ad Alba Fucens, il sito archeologico già inserito e "prezzato" (40.000 euro) in un elenco all'interno del quale si andrà a selezionare i beni da vendere, in Sardegna l'obiettivo della manifestazione saranno i due promontori più significativi dell'isola, quello a nord, Capo Caccia, e quello a sud, Capo Teulada, che verrebbe finalmente liberato dai militari per essere magari venduto ai privati. Contro la vendita del proprio patrimonio anche i veneti che si sono dati appuntamento all'isola di Sant’Andrea, un simbolo della laguna di Venezia che ospita un antichissimo forte militare a rischio alienazione.L’invito di Legambiente è esteso a tutti coloro che intendono protestare contro l'iniziativa di alienazione del patrimonio pubblico voluta dal governo Berlusconi; per questo cerchiamo l'adesione di altre associazioni, comitati o semplici cittadini. Per comunicare le adesioni all'iniziativa di Legambiente è possibile contattare lo 0686268413 o inviare una mail a legambiente.camp@tiscali.it
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