2009-09-27 - Caltanissetta, presso la sede di Italia Nostra Sicilia, in viale Conte Testasecca n. 44 Sotto il ponte che non si farà. Presentazione del libro
INVITO - COMUNICATO
Conferenza stampa - presentazione del libro Sotto il ponte che non si farà, di Matteo Bottari, casa editrice Biblioteca del Cenide. Domenica 27 settembre - ore 18.00 - a Caltanissetta
La casa editrice Biblioteca del Cenide, fondata nel 1998 e specializzata nelleditoria rivolta al campo dellarchitettura e del design, inaugura con il libro Sotto il ponte che non si farà, una nuova fase di sperimentazione nel settore della narrazione dei luoghi. Il libro, scritto da Matteo Bottari, descrive larea in cui si svolge lazione a partire dal sistema collinare delle Furie, sopra Messina, per raggiungere Cannitello, sulla sponda calabra, sul cui lungomare (probabile sede di uno dei piloni dellopera) si dipana buona parte della storia. Si tratta di un romanzo sospeso tra autobiografia e invenzione, che trae dalle cronache della metà degli anni Ottanta scenari e prospettive che colloca tra le voci e le attività di un manipolo di antieroi che, ante litteram, si oppongono, con azioni talvolta grottesche, alliniziativa governativa volta a realizzare la mega opera infrastrutturale. Il richiamo di cronache giornalistiche depoca e di personaggi tuttora viventi rendono il romanzo un teatro di eventi di particolare vivacità. A completare il racconto di parole, quello per immagini del progetto Metascapes II, di Loredana Guinicelli e LSD Studio; postfazione di Domenico Cogliandro.
Domenica 27 settembre 2009, alle ore 18.00, presso la sede di Italia Nostra Sicilia, in viale Conte Testasecca n. 44, a Caltanissetta, avrà luogo la conferenza stampa - presentazione del libro con: Leandro Janni, (presidente Italia Nostra Sicilia, componente del Consiglio direttivo nazionale di Italia Nostra), Isidoro Pennisi (ricercatore UniMediterranea Reggio Calabria), Matteo Bottari (autore del libro).
A proposito del ponte sullo Stretto, evidenzia Leandro Janni: Certo è che il terreno (sismico e geologicamente instabile) su cui andrebbe a realizzarsi lopera faraonica non è ideale per costruirci il ponte a campata unica più lungo del mondo: 3.300 metri misura infatti la campata centrale. Di certo lo è (ideale) per commissionare consulenze, promettere posti di lavoro, stringere accordi, onorare patti elettorali. E comunque, che il mitico ponte tra Scilla e Cariddi, sia di fatto tecnicamente irrealizzabile (non esistono, allo stato, acciai in grado di resistere alle sollecitazione di una mega-struttura di tali caratteristiche e dimensioni), è un problema che, in ambito politico, viene ritenuto irrilevante, non degno di attenzione. E daltronde, nel Paese della bugia, la verità è una malattia. Il ponte, dunque, come mitico inganno di un Paese confuso e decadente, incapace di affrontare seriamente, con strumenti adeguati e moderni, la complessa realtà delle cose. Il ponte sullo Stretto, in ogni caso, è un'opera pubblica che costa molto, moltissimo. Ce ne sono altre, in questo momento, più urgenti e più utili per il Paese, per la Sicilia: porti marittimi, autostrade, ferrovie.
Con riferimento al testo di Matteo Bottari, commenta Janni: Con mano leggera e amara ironia, nel narrare i goffi esorcismi verso l' ineluttabile dei suoi protagonisti, l'autore teme - più di ogni altra cosa - la costruzione di un mito all' incontrario: fare entrare nella testa di tutti che questa terra meravigliosa e particolare, così com' è, non vada bene.
Link al libro sul sito della casa editrice: http://www.cenide.net/libro.asp?ID=95
La Sua presenza - domenica 27 settembre - è particolarmente gradita.
|